Come tutti gli anni nel mese di giugno, l'astronomia va in scena nella Cattedrale di Firenze. È dal 1475 che nel Duomo, in occasione del solstizio d'estate, si svolge uno spettacolo suggestivo e fuori dal comune che attrae centinaia di visitatori incuriositi: il passaggio del Sole nello gnomone. È la più celebre “trappola per il sole” ideata per il Duomo dal matematico Paolo Dal Pozzo Toscanelli, nel 1475, detto il “novello Tolomeo”.
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Uno spettacolo non solo suggestivo, ma anche scientificamente rilevante dal momento che in origine questo strumento astronomico era stato progettato per misurare la posizione del Sole in cielo e determinare la durata dell’anno solare. Lo gnomone (dal greco ”indicatore”) della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, risale al XV secolo e, con i suoi 90 metri di altezza, è il più grande al mondo. Tra le 12:30 e le 13:30 i raggi del sole, scendendo attraverso il foro posto sulla lanterna della Cupola del Brunelleschi, formeranno l'immagine di un disco di luce che lentamente andrà a sovrapporsi alla lastra di marmo bianco posta sul pavimento della Cattedrale, a sinistra dell'altare maggiore.
Lo gnomone, il cui nome deriva dal greco “indicatore”, è di solito un palo, una colonna o un obelisco la cui ombra permette di misurare la posizione del sole nel cielo, ma può anche essere, come nel caso del Duomo di Firenze, un foro praticato nella parete di un ambiente oscurato, che produce l’immagine del disco solare. L’accuratezza della misura aumenta col crescere dell’altezza dello gnomone, ma contemporaneamente diminuisce il contrasto fra ombra e superficie luminosa, rendendo la misura più incerta. Per questo, per aumentare il contrasto, spesso si sostituiva all’ombra la luce, cioè si usava al posto di un palo, un foro gnomonico in grado di fornire un disco di luce. Se il diametro del foro gnomonico è piccolo rispetto all’altezza, sul pavimento si ottiene un’immagine piuttosto nitida (immagine stenopeica), che non è del foro ma della sorgente. Per aumentare ulteriormente la nitidezza e il contrasto dell’immagine non c’è altro modo che passare al telescopio. Sarà solo nella seconda metà del 1700 che i telescopi sostituiranno gli gnomoni, chiudendo una pagina gloriosa, iniziata qualche millennio prima.
La manifestazione si svolgerà dalle ore 12:30 alle 13:30, e avrà luogo anche in condizione di cielo coperto, nelle giornate di: mercoledì 7 giugno, lunedì 12 giugno, mercoledì 21 giugno, martedì 27 giugno, mercoledì 28 giugno 2017.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti. È gradita la prenotazione.
Per informazioni e prenotazioni puoi scrivere una mail a: eventi@operaduomo.firenze.it oppure telefonare a: 055 2302885.
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