Si chiama "condominio delle opportunità" il primo progetto di social housing che è stato inaugurato ieri a Firenze: un immobile di lusso su viale Michelangelo sarà destinato a persone e famiglie che si trovano a vivere una situazione di disagio abitativo, economico e sociale, grazie alla generosità di un privato che ha deciso di donare l'edificio al centro anziani Montedomini.
Il condominio solidale, centrato su un progetto di autonomia abitativa, è composto da stanze con bagno privato o appartamenti esclusivi con condivisione di alcuni spazi comuni e norme solidaristiche per regolare la convivenza tra gli utenti, che sono selezionati dai servizi sociali comunali e devono essere in grado di provvedere ai costi di mantenimento e alla gestione autonoma dell'alloggio assegnatogli. Non sono previsti canoni di affitto, ma rimborsi mensili pro capite ad esclusiva copertura delle spese documentate relative ad esempio alla gestione, alle utenze e alle tasse sull'immobile. Le quote a carico degli utenti variano a seconda degli spazi assegnati e del progetto individuale.
L'immobile, usato fino al dicembre scorso come bed & breakfast, è stato inaugurato nella sua nuova funzione ieri dal sindaco Dario Nardella, dell'assessore al welfare Sara Funaro, del direttore generale e rappresentanti di Montedomini e Auser. "Con il condominio delle opportunità prende corpo un progetto unico nel centro Italia - ha sottolineato Nardella - si tratta di un condominio solidale, ovvero di una casa per una famiglia costituita da persone diverse che vengono da Paesi ed esperienze diversi e che hanno bisogno di un aiuto. È la prima esperienza in Italia per quanto riguarda la gestione".
Gli abitanti del 'condominio delle opportunità' hanno l'obbligo di sottoscrivere la cosiddetta 'Carta solidale del condominio', che contiene le regole generali per una corretta convivenza tra coinquilini e per il rispetto delle norme di buon vicinato.
