Dal 15 al 18 maggio Firenze ospita uno dei più prestigiosi eventi dall’universo enologico, ovvero l’8º Simposio dell’Institute of Masters of Wine. L’attuale edizione dell’iniziativa quadriennale avrà come tema “Identità, Innovazione e Immaginazione”, filo conduttore del confronto tra gli oltre 400 delegati tra Masters of Wine, opinion leader e maker e personalità provenienti dal mondo vitivinicolo internazionale.
Per il debutto italiano, l’appuntamento conta con la partnership dell’Istituto del Vino Italiano di qualità Grandi Marchi, l’associazione presieduta da Piero Antinori che riunisce diciannove cantine icona dell’enologia nostrana (Alois Lageder, Argiolas, Biondi Santi Tenuta Greppo, Ca’ del Bosco, Michele Chiarlo, Carpenè Malvolti, Donnafugata, Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, Gaja, Jermann, Lungarotti, Masi, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Pio Cesare, Rivera, Tasca D’Almerita, Tenuta San Guido e Umani Ronchi) che insieme raggiungono i 500 milioni di euro di cui il 60% realizzato all’estero, con un’incidenza del 6,5% sul valore complessivo dell’export nazionale.
In programma, dibattiti sul marketing globale, le nuove frontiere della ricerca vitivinicola, il cambiamento della geografia mondiale del vino e quello dei media. In anteprima mondiale, poi, una degustazione di venti viticoltori Master of Wine che presenteranno i loro vini in un “walk around tasting”.
La versione fiorentina dell’evento batte quella realizzata a Bordeaux con 413 partecipanti provenienti da 32 paesi, di cui 118 Masters of Wine, secondo informazione dell’Istituto Grandi Marchi. Nel 2010 la capitale francese del vino aveva raccolto 311 iscritti.
“L’edizione da record dell’ottavo Simposio mondiale che per la prima volta viene organizzato in Italia grazie alla collaborazione con l’Istituto Grandi Marchi - ha commentato Piero Antinori - dimostra l’interesse a conoscere meglio e approfondire le nostre produzioni da parte dei Masters of Wine, che sono i maggiori esperti internazionali del settore, in grado di influenzare i canali di sbocco di tutta la filiera: dall’horeca ai media, dalle aste ai distributori e importatori di tutto il mondo, dai mercati emergenti a quelli più consolidati. C’è molta attesa per questa edizione italiana e sono certo che tutti trarremo benefici da questo importante evento”.
Se il business, la scienza e il marketing faranno da “cuore” all’evento, non mancherà poi spazio alla scoperta delle bellezze della Toscana. Nell’ampio cartellone di appuntamenti, infatti, ci sono tantissimi pranzi e cene in locali storici fiorentini, visite alle cantine immerse nella campagna e, naturalmente, un appuntamento alla nuova cantina Antinori nel Chianti Classico, a Bargino, con una degustazione dei vini dell’Istituto Grandi Marchi.
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Enogastronomia/ARTICOLO
Simposio Masters of WineDebutto fiorentino da record
A poco più di 15 giorni dall’inaugurazione della prima edizione italiana del Simposio, Firenze ha già battuto Bordeaux

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