Cultura/ARTICOLO

Silent Moon: eventi di cinema, teatro e scienza, ispirati alla luna

La serie di spettacoli sul tema della "visione notturna" inizia venerdì 17 febbraio a La Compagnia di Firenze con la performance del Teatro del Mantice

/ Elisabetta Vagaggini
Mar 31 Gennaio, 2017
LUna

Una performance teatrale che vede protagonisti John Robert Brucato e gli attori del Teatro del Mantice: sono questi gli ingredienti di Silent Moon, il nuovo spettacolo che debutta in prima assoluta alla Compagnia venerdì 17 febbraio (ore 21.00) dedicato alla luna, il satellite che guarda immobile la terra con il suo viso tondo e luminoso, o con il suo esile profilo, che si assottiglia fino a scomparire nel buio della notte. La luna che ha ispirato musicisti e poeti,  le esplorazioni scientifiche, sogni e progetti di un'umanità che si è da sempre posta domande sulla sua natura.

Il tutto raccontato in un mix di linguaggi che svela le sorprendenti corrispondenze fra cinema, teatro e scienza. Una contaminazione che ha coinvolto fin dagli albori la settima arte: il cinema ha da sempre dedicato omaggi di vario tipo alla luna, tra cui il noto film  Voyage dans la lune di Georges Miliès, che ha affrontato per primo il tema dei futuribili e fantascientifici viaggi esplorativi nello spazio. Senza tralasciare i tanti documentari che hanno affrontato da un punto scientifico lo studio dell'astronomia e della scienza lunare.

Proprio questo tipo di contributi cinematografici e il tema della visione notturna, saranno ispiratori di una serie di spettacoli che combinano cinema, teatro e seminario
accademico, in un inedito esperimento di comunicazione scientifica, si cui Silent Moon è il primo appuntamento. Ogni spettacolo sarà un viaggio che, partendo da una notizia storica, attraverserà la storia del cinema, a cominciare dal muto, per proseguire fino ai più sofisticati film di oggi, che si coniugano agli sviluppi scientifici e alle scoperte astronomiche più recenti e che gettano uno sguardo verso possibili scenari futuri.

Il progetto, che riesce a unire linguaggi e mondi così diversi, è stato realizzato grazie ad una collaborazione nata tra INAF Osservatorio Astrofisico di Arcetri, Associazione Astronomica, gli Amici di Arcetri e OpenLab-Università di Firenze, insieme al Museo Nazionale del Cinema e il Teatro del Mantice.