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Siena, salute: in arrivo una nuova terapia medica contro l'obesità

Uno studio dell'Azienda ospedaliera universitaria senese pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Lancet: la terapia a base di liraglutide testata su 5000 pazienti obesi

/ Redazione
Lun 22 Maggio, 2017

Nuove terapie contro l'obesità: lo studio "Scale", al quale ha partecipato anche l'Azienda Ospedaliera Universitaria Senese e condotto su 5000 pazienti, ha valutato i risultati del trattamento a lungo termine con liraglutide. 

“I risultati del programma SCALE – spiega il professor Furio Pacini, direttore dell'UOC Endocrinologia dell'ospedale senese - hanno evidenziato, in maniera statisticamente significativa, come in 56 settimane il 92% dei pazienti obesi o sovrappeso trattati con liraglutide abbia perso tra il 5% ed il 15% del proprio peso, mantenendo il calo ponderale raggiunto nel lungo periodo di trattamento. La terapia - prosegue Pacini - è risultata essere ben tollerata e, soprattutto, ha determinato un rallentamento significativo dell'evoluzione verso la patologia diabetica nella sottopopolazione con pre-diabete, ed un miglioramento delle comorbidità associate, quali l'ipertensione arteriosa e le apnee ostruttive del sonno”.

Il farmaco fa parte di una categoria di molecole che interferiscono con il sistema delle incretine, già conosciuti ed utilizzati nei pazienti con diabete mellito di tipo II.

“La liraglutide – aggiunge la dottoressa Cristina Ciuoli, responsabile dell'ambulatorio obesità - rallenta lo svuotamento gastrico, promuove la sazietà, riduce l'appetito, aumenta il rilascio di insulina glucosio-dipendente, oltre a diminuire la secrezione di glucagone e migliorare la sensibilità all’insulina. Attualmente sono già in trattamento con liraglutide – conclude Ciuoli -  nei nostri ambulatori dedicati all'obesità, circa un centinaio di pazienti che hanno ottenuto buoni risultati associando la terapia farmacologica a dieta ipocalorica individualizzata messa a punto dalla nostra dietista Ornella Neri. Il nostro intento è quello di identificare il paziente più responsivo al farmaco in base alle caratteristiche genetiche, lavorando in collaborazione con la dottoressa Silvia Cantara del laboratorio di Biologia Molecolare della UOC di Endocrinologia,  ed in base alle caratteristiche psicologiche in collaborazione con la psichiatra Arianna Goracci, dell'UOC Psichiatria Universitaria diretta dal professor Andrea Fagiolini”.

I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivisita internazionale specializzata Lancet.