Salute/ARTICOLO

Siena: eccezionale intervento in emergenza a cuore fermo

Al policlinico Santa Maria alle Scotte è stata salvata una donna con aneurisma cerebrale complesso, giunta in elisoccorso dall'ospedale di Grosseto

/ Redazione
Gio 11 Febbraio, 2016
Intervento chirurgico

Il perfetto coordinamento tra i due ospedali, l'immediato intervento dell'elisoccorso, e la prontezza organizzativa del policlinico senese di Santa Maria delle Scotte, oltre alla specifica competenza e specializzazione dei professionisti intervenuti, hanno contribuito a risolvere brillantemente il caso di una donna  con aneurisma cerebrale.

“L'intervento – spiega il neurochirurgo Giuseppe Oliveri, direttore Neurochirurgia Ospedaliera AOU Senese– è stato effettuato con craniotomia in arresto di circolo, a causa di una emorragia cerebrale complessa per la rottura di un aneurisma, correttamente e tempestivamente inquadrata dai colleghi del pronto soccorso grossetano.  L'immediato intervento della Radiologia Interventistica ha permesso di escludere la possibilità di trattamento endovascolare e con microchirurgia tradizionale, e abbiamo quindi effettuato un intervento di chirurgia maggiore, a cuore fermo, con una grande collaborazione da parte di tutti i professionisti reperibili: neurochirurghi, neuroanestesisti, personale infermieristico e operatori sanitari della sala operatoria di neurochirurgia, cardiochirurghi della Chirurgia dei Grossi Vasi, cardioanestesista, neurologo di reparto, tecnici perfusionisti, infermieri della cardiochirurgia. Una squadra di eccellenza – prosegue Oliveri - che ha permesso di fronteggiare l'urgenza di tale trattamento, determinata dall'alta incidenza di risanguinamento precoce della malformazione, con rischi di conseguenze cliniche infauste per la paziente”.

A circa un'ora dalla diagnosi effettuata a Grosseto è stato possibile quindi iniziare l'intervento a Siena che è andato avanti per tutta la notte, con successivo trasferimento della paziente in terapia intensiva neurochirurgica e risveglio a distanza di ventiquattr'ore dall'operazione. “Un intervento di questo tipo – commenta Pierluigi Tosi, direttore generale AOUS - che coinvolge così tante professionalità differenti è possibile solo in un grande ospedale. Inoltre, il fatto che sia stato condotto dal personale reperibile è indice di una professionalità diffusa a tutti i livelli e pronta sempre a intervenire. La chirurgia maggiore non è frutto solamente delle capacità del singolo, pur fondamentali, ma anche e sopratutto di un modo di essere di tutte le persone che collaborano all'intervento. E' inoltre importante evidenziare la centralità del nostro policlinico nel sistema di area vasta e la fattiva collaborazione con gli ospedali del territorio, in questo caso Grosseto”.