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Siccità, calo di produzione di vino nel Chianti ma qualità inalterata

Previsto un calo di produzione del 20-30%. Il direttore del Consorzio Chianti Bani: 'Ci sarà da intervenire in cantina per la mancanza di acqua che ha squilibrato gli acini dell'uva'

/ Redazione
Gio 3 Agosto, 2017
Chianti

La lunga siccità di un'estate le cui temperature stanno andando decisamente oltre la media, inciderà anche sulla produzione dei vini toscani tra cui il Chianti. Si stima infatti - secondo quanto conferma il direttore del Consorzio Chianti Alessandro Bani - un calo del 20-30% sulla produzione del 2017. 

Questo però - rassicura  - non modificherà la qualità del vino che "sarà sempre all'altezza. Sicuramente - ha spiegato il direttore - ci sarà da intervenire un po' in cantina perché l'eccesso di mancanza di acqua ha squilibrato gli acini dell'uva".

Bani ha poi precisato che dare delle indicazioni sulla vendemmia oggi è abbastanza difficile. "Non abbiamo solo il problema della siccità ma anche quello delle brinate in aprile che hanno inciso fortemente sui vigneti di fondovalle, e anche qualche grandinata".

Rispetto all'andamento dell'export, il direttore del consorzio ha spiegato poi che "all'estero il Chianti continua a correre dove esporta il 65% della produzione annuale che si attesta sui 90 milioni di bottiglie. La Germania presenta qualche segno di flessione mentre in Usa e Canada il Chianti tiene biene e abbiamo molti mercati nuovi da Oriente, Cina in primo luogo, a Occidente".