Il censimento degli uccelli acquatici svernanti, che si è tenuto nel Padule di Fucecchio a metà gennaio, ha dato anche quest'anno un risultato stupefacente: più di 10mila esemplari, che confermano l’elevata importanza a livello regionale di quest’area. Il censimento rientra in un progetto internazionale di monitoraggio delle popolazioni di uccelli acquatici promosso a livello di grande regione biogeografica (Paleartico Occidentale) da Wetlands International e viene organizzato dal Centro Ornitologico Toscano e dal Centro di Ricerca del Padule. L'operazione ha coinvolto quest’anno ben undici rilevatori abilitati e venti collaboratori che, visti i notevoli livelli idrici del periodo, hanno coperto tutta l’area umida a piedi o in barca, con la canoa del Centro e barchini guidati da esperti padulini.
Nel corso del censimento sono state rilevate 33 specie diverse per un numero complessivo di 10.389 uccelli, con un incremento di quasi il 14% rispetto all’anno precedente, quando già si manifestava un trend notevolmente positivo. Particolarmente numerose quest'anno le Alzavole, che sono piccole anatre, ma si sono registrati buoni numeri anche per le folaghe, le pavoncelle e i moriglioni, che sono anatre tuffatrici. In netto calo invece i germani reali (517). Durante il censimento sono stati osservati anche esemplari di specie rare o poco comuni: 17 oche selvatiche, 7 morette e 2 morette tabaccate, 4 tarabusi, 7 cicogne bianche, 3 fenicotteri, 1 ibis sacro e 1 gufo di palude.
Dal punto di vista quantitativo, anche quest’anno le concentrazioni maggiori sono state registrate all’interno della Riserva Naturale pistoiese, dove sono stati censiti 5901 esemplari, vale a dire quasi il 57%: cifra importante se pensioamo che la Riserva Naturale con i suoi 206 ettari rappresenta solo il 10% della superficie del Padule. Arriviamo addirittura all'80% del totale considerando anche l'Oasi di Protezione della Paduletta di Ramone e del Pratone (1192 esemplari) e la zona di rispetto venatorio istituita dall'ATC nel Marconi (1258 esemplari), sulla quale nel 2012 è stato bloccato in extremis un tentativo di bonifica; tali presenze testimoniano l'importanza di una tutela efficace e definitiva anche per queste aree. La percentuale di presenze nella Riserva Naturale Pistoiese e nelle altre due aree indicate sale ad oltre il 95 per cento (8200 su 8576 esemplari) se si restringe il campo ad anatidi e folaghe, che frequentano quasi esclusivamente le aree protette, escludendo gli altri uccelli acquatici (aironi, pavoncelle ecc.).