Snodabili, flessibili e maneggevoli: i robot "soffici", realizzati in silicone e ispirati nella forma ad animali come i polpi e i bruchi, sono la frontiera più avanzata della robotica e per la prima volta si sfideranno a Livorno in una gara internazionale.
La Robo Soft Grand Challenge, in programma il 29 e 30 aprile, segna la conclusione della Settimana internazionale dedicata a questi singolari automi dalle forme inconsuete, organizzata nell'ambito del progetto europeo Robosoft dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, con l'Istituto di BioRobotica e il Centro di ricerca sulle tecnologie del mare e la robotica marina, in collaborazione con l'Istituto Italiano di Tecnologia (Iit).
In gara lombrichi, bruchi, sfere che cambiano aspetto gonfiandosi o sgonfiandosi: saranno diciassette gli automi in gara, provenienti da otto Paesi. A rappresentare l'Italia ci sarà Simba, il robot soffice dall'aspetto di un cilindro realizzato dall'Iit.
La Gran Bretagna partecipa con Oto, il robot gonfiabile che si sposta rotolando messo a punto dall'Università di Cambridge, mentre per l'Europa ci sono anche gli automi provenienti da Belgio e Francia.
Dagli Stati Uniti arriva il 'bruco' Pac Bot, della Tuft University, e gli altri automi in gara provengono da Corea, Emirati Arabi e Singapore. A seconda delle loro caratteristiche si sfideranno su due campi di gara: un percorso lungo il quale i robot soffici mostreranno la loro abilità nell'adattarsi a terreni difficili e nel superare ostacoli, e gare di abilità nella manipolazione.