All'alba del 12 agosto del 1944 durante la Seconda Guerra Mondiale ebbe luogo l'eccidio di Sant'Anna di Stazzema, un crimine commesso dai soldati nazisti della 16. SS-Panzergrenadier-Division "Reichsführer SS", comandata dal generale Max Simon, e da aliquote della 36ª brigata Mussolini. I nazistifascisti rastrellarono i civili, li chiusero nelle stalle o nelle cucine delle case, li uccisero con colpi di mitra, bombe a mano colpi di rivoltella e altre modalità di stampo terroristico. La vittima più giovane, Anna Pardini, aveva venti giorni. Gravemente ferita, la trovo agonizzante una sorella miracolosamente superstite, tra le braccia della madre ormai morta. Morì pochi giorni dopo nell'ospedale di Valdicastello. La storia è stata raccontata anche dal film del regista americano Spike Lee "Miracolo a Sant'Anna".
"Nel 72 anniversario dell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema, il mio commosso pensiero va alle tante vittime di uno dei più barbari e crudeli episodi consumati contro nostri concittadini inermi durante il secondo conflitto mondiale. La memoria di quel tragico evento - che appartiene alla coscienza collettiva della nostra Repubblica - deve vederci tutti impegnati in un'opera di costante rafforzamento delle riconquistate libertà democratiche, nel segno di una piena affermazione dei valori della pacifica convivenza e della dignità della persona. Pace e libertà sono ideali per i quali dobbiamo instancabilmente continuare a lottare". Ha scritto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nel messaggio inviato al Sindaco di Stazzema, Maurizio Verona nella ricorrenza dell'eccidio.
"Le cerimonie commemorative, come l'odierna di Sant'Anna di Stazzema, propongono, in particolare alle giovani generazioni, gli strumenti per conoscere e comprendere le ragioni che ispirarono le scelte dei coraggiosi che si sono impegnati nella Resistenza e nella lotta di Liberazione per restituire all'Italia la coscienza di essere comunità e riconquistare l'Unità nazionale", scrive ancora il capo dello Stato. "Da quella stagione di rinascita civile l'Italia trasse la forza necessaria per dar vita ad un ordinamento fondato sulla democrazia e la giustizia sociale e sull'attivo sostegno alle organizzazioni internazionali e sovrannazionali rivolte ad assicurare la pace e la giustizia tra le nazioni".