Ci sono dei momenti nella vita in cui accadono cose bellissime e altrettante che invece ti mettono al tappeto. E' il caso di Serena Puosi, blogger viareggina, esperta di social media e co-fondatrice di Social Destination Versilia che qualche tempo fa ha dovuto rimboccarsi le maniche dopo un'esperienza lavorativa terminata proprio nel momento in cui ha scoperto che sarebbe diventata madre.
Cosa accade in quei momenti? Come reagire? Come ripartire?
Serena non si è persa d'animo. Ha tirato fuori la sua grinta, l'energia di una donna che presto avrebbe dovuto pensare non solo a sè ma ad una famiglia vera e propria. E da qui ha dato vita ad un progetto imprenditoriale, ha deciso di mettere il proprio talento a disposizione del territorio in cui è nata. La sua storia Serena l'ha raccontata a noi e presto sarà protagonista anche dello spazio di Impact Hub Firenze (12 aprile), sul palco delle FuckUpNights, insieme alla fotografa Samanta Tamborini e l’ex-startupper Giovanni Puccioni, responsabile dell’Industry 4.0 in Extreme Automation.
Intanto - prima di incontrarla a Firenze - le abbiamo fatto qualche domanda.
C'è un momento nella vita di una donna in cui tutto cambia, quando si diventa madri. Questo momento per te è coinciso con l'esigenza di reinventarsi anche a livello lavorativo, ci racconti com'è andata?
Devo ammettere che non è stato semplice perché, nel bene e nel male, si tratta di due avvenimenti molto destabilizzanti nella vita di una donna. La mia paura più grande era quella di non riuscire a trovare la mia strada dopo aver perso un lavoro che amavo molto, non sapevo se sarei riuscita a gestire una vita da freelance dopo anni di lavoro da dipendente. Per fortuna ho unito i puntini delle cose che sapevo fare e mi sono proposta come copywriter e social media manager freelance: non solo c’era posto per me, ma avevo anche tutta la libertà di gestirmi i tempi con una figlia piccola. Una volta lasciate da parte le paure, è stato tutto più semplice del previsto.
La crisi del mondo del lavoro ti ha portato a scegliere la strada dell'autoimprenditorialità. E in questa tua nuova avventura è nato 'Social Destination Versilia'. Oggi quali 'insegnamenti' hai tratto dal 'prima' e dal 'dopo'?
È proprio vero che la crisi va letta come opportunità: da questo grande cambiamento ho tratto molti insegnamenti, primo tra tutti il riconoscere il mio valore, cosa che non mi è mai riuscita bene perché tendo sempre ad auto svalutarmi. Quando ci si mette in proprio, si deve essere anche bravi a vendersi: ho tirato fuori tutta la grinta di cui sono capace e mi sono data da fare. Un altro insegnamento che ho tratto da questa evoluzione è che è molto importante allacciare e mantenere relazioni e seminare bene in ogni istante e in ogni ambito della propria vita. Ho anche capito che gestire in autonomia il mio tempo è un grande vantaggio, anche se questo comporta molta auto disciplina.
Alle FuckUpNights si raccontano i fallimenti e le rinascite. Qual è il valore aggiunto che vuoi portare alla discussione generale sul tema del fallimento attraverso ciò che hai vissuto sulla tua pelle?
Vorrei portare quell’inguaribile ottimismo che mi caratterizza e da cui ho attinto nei momenti più duri e vorrei far capire che non bisogna farsi prendere dalla paura perché, se si lavora bene, si trova il proprio posto nel mondo.
L'obiettivo delle FuckupNights è anche quello della condivisione. Tu quali consigli daresti a chi deve ripartire, reinventarsi, soprattutto se la persona in questione è come te 'donna e mamma'?
A una donna e mamma che deve reinventarsi direi di guardarsi dentro: sicuramente avrà forza e coraggio a sufficienza per buttarsi in una nuova avventura. Anch’io nei momenti in cui non sapevo che strada prendere ho avuto bisogno del sostegno di altre donne simili a me: parlare con chi ha passato la nostra stessa situazione dà grande slancio. Per chi si trova a dover dare una bella svolta alla propria vita, direi di non aver paura di chiedere aiuto e di impegnarsi al massimo per fare qualcosa di concreto.
Guardando al futuro professionale come sogni e come te lo immagini?
Guardo al mio futuro e vedo ancora tante evoluzioni: l’importante è non fermarsi mai! Vorrei continuare a scrivere e a viaggiare, a studiare e imparare sempre più sfaccettature del mondo della comunicazione, vorrei essere felice… alla fine è questo che conta!