Cooperare e condividere, insomma, fare rete. A parole niente di più facile ma quando si devono mettere sul piatto gli interessi di vari settori economici diventa tutto più complesso. Sarà per questo che “Sensi contemporanei” è di sicuro uno dei programmi ministeriali più ambiziosi degli ultimi anni. Nato sotto l’impulso del Mibact, il Ministero dei beni culturali e dell’Agenzia per la Coesione territoriale, il progetto (che fino ad oggi ha coinvolto 7 regioni del Mezzogiorno) ha l’obiettivo di favorire occupazione e creare competitività, stimolando il rapporto tra varie filiere produttive, dal turismo fino a spettacolo, cinema, architettura e urbanistica, nautica, design o arti visive.
Per realizzare questi interventi, sono stati investiti dal Governo oltre 13 milioni di euro, a cui vanno aggiunti ulteriori 15 milioni grazie all’apporto di privati. Un programma che oggi prende ufficialmente il via anche nel centro Italia: pioniera stavolta sarà la Toscana, grazie ad un accordo quadro siglato con da Regione e Ministero.
In particolare la Toscana potrà usufruire di 5.520 milioni di euro per attuare nel settore dell’audiovisivo e del cinema, nel prossimo triennio, un programma di attività per ampliare la rete regionale dei servizi, stimolare la creazione di nuove fette di pubblico, potenziare le strutture che promuovono il cinema di qualità, sperimentare nuove forme di impresa e contribuire alla crescita dei processi di integrazione, conoscenza e sostenibilità nel contesto dell’audiovisivo.
Ad attuare gli interventi sarà Fondazione Sistema Toscana che – entro il 2016 – realizzerà progetti per una spesa totale di circa 1.871.000 mila euro. Fulcro del programma sarà la Casa del Cinema e del Documentario, pronta ad aprire i battenti nel mese di ottobre a Firenze: troverà sede nel rinnovato Teatro della Compagnia, il luogo che ospiterà festival e rassegne internazionali, documentari, attività didattiche, dibattiti, conferenze, retrospettive e prodotti audiovisivi ad alta definizione.
Tra le altre iniziative che partiranno a breve ci sono poi i progetti legati alle celebrazioni per i 50 anni dall'alluvione di Firenze, con la realizzazione di una videoinstallazione che sarà inaugurata il prossimo 4 novembre su Ponte Vecchio e un percorso espositivo multimediale alla Galleria delle Carrozze, una mostra che punta sull'audiovisivo per raccontare non solo i tragici giorni dell'alluvione ma anche per informare su quanto è stato fatto in termini di interventi contro il dissesto idrogeologico e la messa in sicurezza dell'Arno.
Per promuovere il cinema di qualità e sostenere le sale, prenderà il via anche il progetto "Imperdibili" che vedrà la proiezione di pellicole selezionate nel circuito di cinema aderenti all'iniziativa promossa da "Quelli della Compagnia" di Fondazione Sistema Toscana. Toscana Film Commission, il soggetto preposto ad attrarre le produzioni audiovisive nella nostra regione, incrementerà invece le proprie attività tradizionali, con un fondo dedicato per la prima volta anche alle nuove produzioni, come webseries e videgames. Infine - in campo didattico - proseguirà il programma "Lanterne Magiche", un progetto di formazione e alfabetizzazione ai linguaggi del cinema nella scuole e nelle carceri della Toscana che ha coinvolto fino ad oggi 125 istituti scoltastici, 80 mila studenti e 1600 insegnanti.
La Toscana, arricchisce così un terreno già fertile in ambito culturale, integrandolo con nuove iniziative, soprattutto nel settore cinematografico. Un progetto non confinato però solo all’ambito regionale, nella mission del progetto “Sensi contemporanei” c’è infatti l’impegno a condividere ed esportare le proprie best pratices con le altre realtà italiane coinvolte.
Un fermento che non può che generare una ventata d’ottimismo dopo gli “anni bui” della crisi, anni in cui la cultura è stata relegata dannosamente in un angolo. Una sorta di rivincita, un punto di partenza dal quale riprendere il cammino. Con la cultura si mangia, finalmente su questo c’è consapevolezza. E finalmente, dopo anni, si torna ad investire.