Borragine, cerfoglio, rosa canina, cardo, pimpinella, tarassaco, ortica, macerone, cicoria, bardana, malva, finocchio sono nomi che forse abbiamo sentito pronunciare qualche volta dai nostri nonni. Nomi di piante che venivano usate per preparare tisane, decotti, medicamenti, liquori oppure semplici insalate. A tutte queste erbe selvatiche, vere e proprie gemme che ci regala madre natura è dedicata la rassegna "Selvaggia".
Sette giorni di eventi animeranno la Garfagnana e la Valle del Serchio da domenica 26 marzo a domenica 2 aprile con tanti gli ospiti: professori universitari come Alberto Pardossi e Anna Rita Bilia, personaggi del mondo dello spettacolo come Marco Columbro e Renato Raimo, chef di alto livello come Cristiano Tomei, Luca Landi e Maski Kuroda, esperti di tradizioni ed erbe spontanee come Marco Pardini, Ivo Poli e Andrea Elmi, gruppi folcloristici come gli Stornelli Scordati.
La terza edizione di Selvaggia prende il via nell'incantevole paesino di Cascio, frazione del comune di Molazzana. Prosegue poi a Castelvecchio Pascoli (mercoledì), a Careggine (giovedì), e a Castelnuovo Garfagnana (venerdì) dove si svolgeranno anche le iniziative del fine settimana 1 e 2 aprile.
Cinque piramidi di erbe spontanee saranno collocate nella piazza delle erbe a Castelnuovo di Garfagnana. Si terranno quattro mercati con oltre 60 banchi dedicati alle erbe spontanee. E ancora, ci saranno escursioni guidate in Garfagnana e Valle del Serchio, lezioni ai bambini delle scuole elementari, menù a tema nei ristoranti di Castelnuovo di Garfagnana con tisane e liquori alle erbe. Anche quest'anno ci sarà la "selvaggia dell'anno", l'Artemisia Vulgaris, erba amata dai poeti maledetti da molteplici proprietà.
"Selvaggia è la prima e unica manifestazione in Italia dedicata alle erbe spontanee - ha dichiarato Fabrizio Diolaiuti ideatore della rassegna– L'idea mi è venuta tre anni fa, andando a raccogliere le erbe, attività alla quale mi dedico spesso e che trovo così stimolante per i risultati che dà, che mi ha suggerito di inventare un festival dedicato. Sin dalla prima edizione il terreno si è rivelato molto fertile e l'entusiasmo del pubblico sorprendente. Perché le erbe spontanee hanno diverse e varie declinazioni: dalla cucina, alla medicina, all'interesse botanico, quello culturale fino al semplice interesse di sano svago che permette di stare a contatto con la natura".