In una scuola in provincia di Arezzo, la Enrico Fermi di Bibbiena, nasce il robot maggiordomo Battista, che alla vista assomiglia a un tavolino o al case di un computer, ma che è capace di trasportare e spostare pesi, fare da accompagnatore durante passeggiate, addirittura tenere sotto controllo l’immobile e le utenze di casa grazie ai sensori di cui è dotato, e intervenire in caso di black out. Le scuole diventano quindi sempre più tecnologiche ma capaci anche di ‘creare’ tecnologia, come accaduto all’istituto Enrico Fermi, visitato sabato 11 maggio dall’assessore all’istruzione regionale Cristina Grieco. La nuova creazione arriva dopo Tutor Uno, il robot badante che già aveva stupito.
“Apprezziamo molto questa didattica laboratoriale – ha commentato l'assessore Cristina Grieco - che aiuta gli studenti a prepararsi ad affrontare le nuove sfide del cambiamento. Porteremo i loro progetti a 'Didacta' che si terrà a Firenze dal 18 al 20 ottobre”.
Il robot maggiordomo è stato realizzato dagli studenti della II A, con il coordinamento del professor Pier Luigi Bargellini e l'assistenza tecnica di Vasco Claudio Castelli. La scuola ospita anche il primo computer commerciale a transistor prodotto in Italia e uno dei primi nel mondo. Si tratta dell’Elea 9003 dell’Olivetti, progettato e sviluppato tra il 1957 e il 1959. Occupa di fatto un’intera stanza ed è ancora funzionante.