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Scuola: allarme Cgli per l'edilizia scolastica

Gl iinterventi sugli edifici sarebbero un volano per il settore che ha perso 20mila posti di lavoro in tre anni

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
scuola
I 2649 edifici scolastici della Toscana, a cui si aggiungono le scuole dell'infanzia e i nidi comunali, necessitano di interventi non più rinviabili ed occorre aprire un tavolo regionale dedicato all'edilizia scolastica che individui le priorità". A lanciare l'allarme è il segretario toscano della Flc Cgil Alessandro Rapezzi, insieme a Sandra Cappellini della segreteria regionale del sindacato e Giulia Bartoli della Fillea.

Tutto il mondo dell'edilizia toscana in generale, hanno ricordato, sta vivendo una forte crisi aggravata
anche dal fatto che tra il 2011 e il 2012 c'é stata una "pesante riduzione degli appalti pubblici mentre i contratti aggiudicati sono diminuiti di circa il 50%". Inoltre, hanno spiegato, negli ultimi tre anni il comparto delle costruzioni ha registrato una perdita di 20mila addetti in Toscana e nel 2012 solo il settore dell'edilizia ne ha persi 3mila. A gennaio di quest'anno la cassa integrazione edile è ammontata 683 mila ore, il 349% in più rispetto allo stesso mese del 2012.

In questo quadro, secondo il sindacato, un intervento sull'edilizia scolastica potrebbe rappresentare un volano per il settore
. Per la Cgil le risorse per intervenire ci sono, come ad esempio i 7,6 milioni previsti dal decreto dello scorso ottobre per interventi in 64 edifici toscani, o i fondi Fas per l'ammodernamento delle scuole che ammontano a 5 milioni. Per questo il sindacato chiede l'avvio di un tavolo regionale "in cui si discuta anche di come fare un'edilizia scolastica diversa".