I 2649 edifici scolastici della Toscana, a cui si aggiungono le scuole dell'infanzia e i nidi comunali, necessitano di interventi non più rinviabili ed occorre aprire un tavolo regionale dedicato all'edilizia scolastica che individui le priorità". A lanciare l'allarme è il segretario toscano della Flc Cgil Alessandro Rapezzi, insieme a Sandra Cappellini della segreteria regionale del sindacato e Giulia Bartoli della Fillea.
Tutto il mondo dell'edilizia toscana in generale, hanno ricordato, sta vivendo una forte crisi aggravata anche dal fatto che tra il 2011 e il 2012 c'é stata una "pesante riduzione degli appalti pubblici mentre i contratti aggiudicati sono diminuiti di circa il 50%". Inoltre, hanno spiegato, negli ultimi tre anni il comparto delle costruzioni ha registrato una perdita di 20mila addetti in Toscana e nel 2012 solo il settore dell'edilizia ne ha persi 3mila. A gennaio di quest'anno la cassa integrazione edile è ammontata 683 mila ore, il 349% in più rispetto allo stesso mese del 2012.
In questo quadro, secondo il sindacato, un intervento sull'edilizia scolastica potrebbe rappresentare un volano per il settore. Per la Cgil le risorse per intervenire ci sono, come ad esempio i 7,6 milioni previsti dal decreto dello scorso ottobre per interventi in 64 edifici toscani, o i fondi Fas per l'ammodernamento delle scuole che ammontano a 5 milioni. Per questo il sindacato chiede l'avvio di un tavolo regionale "in cui si discuta anche di come fare un'edilizia scolastica diversa".
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Scuola: allarme Cgli per l'edilizia scolastica
Gl iinterventi sugli edifici sarebbero un volano per il settore che ha perso 20mila posti di lavoro in tre anni

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