Sono 4839 i cittadini stranieri residenti a Scandicci (dicembre 2012), 3304 non comunitari e 1535 cittadini dell’Unione Europea; rispetto al 2012 gli stranieri sono 296 in più, 189 tra i non comunitari e 107 tra i cittadini Ue. In percentuale, sulla popolazione totale, il numero di stranieri cresce al 9,6% (6,6% i non comunitari, 3% dell’Unione europea). Gli immigrati provengono da 109 paesi diversi (6 in più rispetto al 2011). I dati sono contenuti nel Rapporto 2012 dell’Ufficio Immigrati “Il fenomeno migratorio nel comune di Scandicci” curato dal responsabile del servizio Roberto Menichetti di Arci Firenze e presentato nella mattina di giovedì 31 gennaio 2012 alla presenza dell’assessore alle Politiche sociali, dei Consiglieri Comunali e dei rappresentanti delle associazioni cittadine. “La presenza di cittadini stranieri in città è ormai costante e strutturale, con un aumento annuale regolare”, si legge nel Rapporto, “la sensazione però è che non ci siano molti inserimenti direttamente dall’estero; la deduzione scaturisce dall’analisi delle fasce d’età presenti, con un innalzamento generale dell’età che fa pensare ad una serie di spostamenti interni”.
“Così come fanno altri Comuni in Italia offriamo numerosi servizi agli stranieri, e agli italiani con cui hanno rapporti lavorativi o affettivi – ha detto l’assessore alle Politiche sociali – sarebbe auspicabile che il Governo destinasse gli introiti della tassa sul permesso di soggiorno agli uffici immigrati sul territorio, per poter investire e organizzare nuove attività sempre più preziose per i cittadini: solo a Scandicci con questa imposta le casse dello Stato hanno introitato circa 65 mila euro”.
Le nazionalità straniere con più presenza a Scandicci sono quella Romena con 1230 cittadini, albanese (805), cinese (346), peruviana (335), marocchina (265), kosovara (198), ucraina (140), polacca (111) ed egiziana (102). Di fatto la presenza costante di nazionalità che ormai è possibile definire storiche lascia pensare ad una situazione perlopiù stabile: la scelta di insediarsi a Scandicci non è quella di un luogo di passaggio, ma al contrario ha assunto la condizione di luogo permanente.
Nel totale dei residenti stranieri maggiorenni prevale come sempre la componente femminile, il 54% (2115 cittadine contro 1785 cittadini stranieri maschi).
Per quanto riguarda le fasce d’età, tra i cittadini non comunitari il 22% hanno meno di 18 anni (il 15% tra i comunitari), il 48% tra i 18 e i 40 (il 53% tra i cittadini Ue), il 25% tra i 41 e i 60 (32% i comunitari), il 5% oltre i 60 (3%). Nonostante la popolazione non comunitaria sia da sempre composta da fasce d’età più giovani (sia rispetto agli europei che agli italiani), c’è una tendenza ad un innalzamento d’età: per fare un esempio cinque anni prima (nel 2007) gli over 18 erano il 25%, il 50% tra i 18 e i 40 anni, il 22% tra i 41 e i 60 e il 3% oltre i 60 anni.
E’ confermata la distribuzione eterogenea dei cittadini stranieri nei quartieri sul territorio cittadino, con maggiore densità nelle zone più popolate (non si può parlare di quartieri o vie abitati da una particolare nazionalità): a Casellina i cittadini stranieri sono 1322, 563 a San Giusto Le Bagnese, 866 nella Piana di Settimo, 1142 a Scandicci centro e Ponte a Greve, 669 a Vingone e Giogoli e 277 in zona collinare.
Studenti e alunni stranieri nelle scuole
Nell’anno scolastico 2012/2013 gli alunni e gli studenti stranieri sono il 10,93%, ovvero 547 su 5002 iscritti totali (61 nazionalità presenti), mentre l’anno scolastico precedente erano il 10,16%, 509 su 5007. Nello specifico diminuiscono di molto i bambini stranieri nei nidi (30 su 350 totali contro i 48 su 385 dell’anno prima), mentre crescono sensibilmente nelle scuole d’infanzia (141 su 1142 rispetto ai 101 su 1159), leggermente alle primarie (229 su 2162 mentre l’anno prima erano 222 su 2169), e alle secondarie di primo grado (147 su 1348 contro 138 su 1294). Le richieste di iscrizione di bambini stranieri ai nidi sono state alte, ma gli inserimenti in notevole calo rispetto agli anni precedenti in quanto in più casi non è stato raggiunto il punteggio richiesto: tra i motivi principali le famiglie con un solo genitore che lavora; ai nidi la percentuale di bambini stranieri è dell’8,5%. A differenza del nido, nella scuola d’infanzia aumenta in modo sensibile la presenza di iscritti stranieri (il 12,3% del totale), dopo due anni che non si registravano aumenti significativi; in questa categoria oltre l’84% degli iscritti stranieri sono nati in Italia, più o meno la stessa percentuale dell’anno passato . Alle scuole primarie (dove la percentuale è del 10.5% sul totale), aumentano gli alunni stranieri nati in Italia, il 75% sul totale, ben il 12% in più rispetto qall’anno prima e il 15% in più di due anni fa. Anche alle secondarie di primo grado (alunni stranieri 10,9% del totale) aumentano sensibilmente i nati in Italia, oltre il 34% contro il 28% dell’anno scorso e il 21% di due anni fa.
Aumentano leggermente gli stranieri nelle scuole superiori di Scandicci (complessivamente raggiungono il 9%), continua quindi l’interesse delle famiglie nel far proseguire gli studi ai propri figli: al Russell Newton gli studenti stranieri sono 122 su 1402 iscritti totali (8,7%), al liceo artistico Leon Battista Alberti 3 su 68 (4,4%), alla Sassetti Peruzzi 28 su 159 (17,6%). (Matteo Gucci)