Oltre 400 persone hanno affollato la Biblioteca delle Oblate di Firenze per l'incontro con Eugenio Scalfari: uno dei padri del giornalismo italiano, fondatore del quotidiano La Repubblica, ha incontrato il pubblico in occasione della rassegna letteraria "Leggere per non dimenticare", dove è intervenuto per presentare il suo ultimo libro "La passione per l’etica", edito da Mondatori.
Si tratta di un Meridiano completamente dedicato alla vita e alle opere del grande giornalista: la prima parte raccoglie i suoi articoli dal 1963 - anno in cui divenne direttore dell'Espresso - ad oggi, l'altra raccoglie alcuni scritti tratti dai suoi libri.
In "La passione dell'etica" si ripercorre non solo la vita di Scalfari, dall'amicizia d'infanzia con Italo Calvino all'incontro con i suoi maestri Pannunzio e Benedetti, ma anche una grande parte di storia del nostro Paese, attraverso le interviste a protagonisti della vita politica e sociale italiana come Ugo La Malfa, Giulio Andreotti o Enrico Berlinguer.
Nel corso dell'incontro alle Oblate - che fa parte della campagna della Regione Toscana "In Biblioteca perché c'è il futuro della tua storia" - Scalfari ha parlato del suo rapporto con il giornalismo e con la scrittura, spiegando che il giornalismo è un viaggio fuori da noi stessi per raccontare il mondo, mentre chi scrive un libro fa un viaggio dentro se stesso.
Scalfari ha ripercorso alcune vicende della sua vita, come l'adesione a 18 anni ai Guf, i giovani universitari fascisti, e di come ne uscì dopo aver scritto alcuni articoli in cui accusava alcuni gerarchi del regime.
Non poteva mancare a Firenze una battuta sull'attualità, in riferimento alla candidatura di Matteo Renzi a leader del Partito Democratico.
"Renzi ha detto che offrirà a Monti il ministero dell'Economia: facciamo un'ipotesi, lui diventa presidente del Consiglio e Monti ministro. Cosa succede quando va, per esempio, a parlare con Draghi, succede quello che accade quando John Elkan e Marchionne vanno a parlare con personaggi di questo livello, Merkel, Draghi: le autorità parlano con Marchionne, di fianco c'é Elkan, tutto riccioluto, che è il presidente della Fiat, il proprietario, ma nessuno parla con lui. Non mi sembara una bella prospettiva" ha detto Eugenio Scalfari.
Attualità /ARTICOLO
Scalfari alle Oblate
Il grande giornalista a "Leggere per non dimenticare"
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