E' competenza della Giunta, e non del Consiglio, la dismissione di quote della Regione in Sat, la società che gestisce l'aeroporto di Pisa. Inoltre la delibera in discussione la prossima settimana è in contrasto con quanto previsto dal Piano regionale della mobilità (Priim).
Questo il parere espresso dall'ufficio legislativo su richiesta del parlamentino toscano sulla competenza in materia di aeroporti. Un parere che rende ancora più incerta la strada verso l'integrazione degli scali aeroportuali di Firenze e Pisa dal momento che rischia di pesare in maniera determinante sulla seduta urgente del Consiglio regionale di mercoledì 28 maggio.
L'ordine del giorno è proprio la delibera tanto discussa della Giunta in materia di aeroporti. Il documento, arrivato alla terza stesura, prevede che, alla luce dell'Opa di Corporacion America e con l'obiettivo dell'integrazione degli scali aeroportuali di Firenze e Pisa, la Regione Toscana sia autorizzata a vendere in parte o in toto, le proprie azioni detenute in Sat, la società di gestione dell'aeroporto di Pisa. Non è invece in discussione la vendita di quote Adf. Il presidente della Regione si è detto convinto che mercoledì "i voti della maggioranza ci saranno" o altrimenti "ne prenderemo atto".
Tornando al parere espresso dagli uffici legislativi dell'Assemblea toscana, ecco alcuni stralci. "L'assunzione della deliberazione di vendita è competenza della Giunta, previo parere della commissione consiliare competente in materia”. Inoltre l'eventuale dismissione totale delle azioni è in contrasto con "il Priim (il Piano regionale per la mobilità) che prevede il mantenimento delle partecipazioni regionali nelle società aeroportuali (quindi anche Sat)".
"Qualora si ritenesse tale percorso non perseguibile - si legge ancora - in ragione di elementi fattuali o di urgenza del provvedere, fermo restando il contrasto con gli atti programmatori e legislativi soprarichiamati, risulterebbe quantomeno necessario integrare la motivazione dell'atto, chiarendone la natura di autorizzazione straordinaria alla vendita delle azioni in questione, in deroga al Priim".