Sembra tutto pronto per il rilancio della maxi-area protetta del Santuario dei cetacei, che in Italia interessa principalmente Toscana, Liguria e Sardegna, affinchè diventi realmente "operativa". Proprio con questo scopo il commissario europeo agli affari marittimi e alla pesca, Maria Damanaki, ha chiesto un incontro con Italia, Francia e principato di Monaco, per discutere come fondi e politiche Ue possano contribuire all'operazione.
In Liguria sono ventidue i comuni che finora hanno sottoscritto l'adesione alla Carta di Partenariato con il Santuario Pelagos, in Toscana una ventina, la maggior parte nel livornese, più Viareggio, Grosseto e Castiglion della Pescaia, mentre in Sardegna invece sono 8.
"Il Santuario Pelagos - ha detto Damanaki - è la più grande aree protetta nel Mediterraneo ed ha un enorme potenziale come buon esempio di come possa funzionare una 'crescita blu' sostenibile in aree trafficate e altamente popolate, tutelando allo stesso tempo la vita marina".
Gli stanziamenti Ue, in particolare i 537 milioni di euro dal nuovo Fondo Ue per gli affari marittimi e la pesca del periodo 2014-2020, potrebbero finanziare azioni concrete, da progetti di pesca sostenibile ed eco-turismo all'attuazione della nuova direttiva sulla 'pianificazione dello spazio marittimo', perché il settore marittimo si sviluppi in modo "intelligente".