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Sant'Anna: il polpastrello bionico svela il legame tatto-cervello

Il progetto che punta a costruire protesi robotiche sempre più sofisticate ha decodificato gli stimoli che forniscono la rappresentazione del mondo esterno

/ Redazione
Mar 4 Aprile, 2017

Diventa sempre più chiaro il rapporto tra il tatto e il cervello grazie al polpastrello bionico costruito dai ricercatori della Scuola Sant'Anna di Pisa. Il polpastrello bionico ha infatti permesso di ricostruire il modo in cui il cervello elabora i segnali in arrivo dai nervi periferici per interagire con il mondo esterno. Il risultato, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, è nato dalla collaborazione tra Italia e Svezia, con Calogero Oddo e Silvestro Micera dell'Istituto di Biorobotica della Sant'Anna , e Henrik Jorntell della facoltà di Medicina dell'Università di Lund.

Realizzata con il sostegno dei ministeri degli Esteri e dell'Istruzione, Università e Ricerca, del Consiglio delle Ricerche svedese e della Commissione Europea, la ricerca permette ora di costruire modelli più precisi per studiare la progressione delle malattie neurodegenerative. Gli stessi risultati permettono di costruire protesi robotiche più sofisticate per restituire il senso del tatto alle persone amputate, o robot chirurghi capaci di riconoscere i tumori al tatto.

"Nel futuro prossimo, anche grazie ai risultati dei progetti in collaborazione con Inail, questa conoscenza scientifica sarà incorporata in una nuova generazione di arti robotici sensibili - spiega Calogero Oddo - con i progetti di ricerca sostenuti dalla Regione Toscana i nostri risultati porteranno a miglioramenti anche nei sistemi robotici dotati di capacità sensoriali tattili simili a quelle umane, per svolgere compiti complessi, ad esempio in robot chirurgici, robot di soccorso e robot di servizio e industriali".
Utilizzando il polpastrello artificiale realizzato nel 2016 tra Scuola Sant'Anna e Politecnico di Losanna, i ricercatori hanno ricostruito il modo in cui le sensazioni tattili artificiali sono trasmesse alle terminazioni nervose della pelle e da queste alla parte della corteccia cerebrale specializzata nel riconoscere le sensazioni del tatto.

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