Cultura/ARTICOLO

Santa Croce a prova di alluvione Il Cimabue messo al riparo

Un nuovo allestimento per il museo fiorentino e per i suoi capolavori, realizzato in modo da salvarlo da una eventuale piena dell'Arno

/ Redazione
Sab 3 Maggio, 2014

Nuovo allestimento, a 'prova di alluvione', per le decine di opere accolte nel complesso museale di Santa Croce a Firenze, a partire dal celebre Cristo crocifisso del Cimabue, gravemente danneggiato dall'evento del 6 novembre 1966 e riportato alla sua naturale bellezza con un complesso restauro durato i dieci anni successivi.

Il capolavoro è stato ricollocato nel museo nell'ambito di una grande risistemazione delle opere tesa a garantire che, in caso di nuova alluvione, nessuna di esse venga nuovamente colpita. L'operazione, avviata con lo spostamento del Cristo di Cimabue dalla sala del Cenacolo alla Sacrestia lo scorso dicembre, è adesso completata. Il nuovo percorso ha messo le opere d'arte in spazi sopraelevati o posizionati in alto, in moda da proteggerle in caso di nuovi disastri di tipo idraulico e non solo.

Questa mattina il nuovo allestimento è stato presentato alla cittadinanza con una apertura straordinaria del complesso di Santa Croce, a cui è intervenuto anche il responsabile della Protezione Civile, Franco Gabrielli.
"Noi che siamo i custodi del piu' grande patrimonio artistico e storico del mondo dovremmo preoccuparci 'preventivamente' della salvaguardia dei beni culturali - ha commentato Gabrielli - non soltanto attuando o pianificando interventi al verificarsi degli eventi, ma ponendo le basi perche' le calamità, che poi sono in gran parte assolutamente prevedibili, non possano arrecare danno ai beni culturali stessi. E questa buona pratica dovremmo esportarla".