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Santa Barbara, un futuro sostenibile per l'ex miniera

Il sito, ormai dismesso, è stato inserito nel programma Futur-E di Enel per trasformare le centrali termoelettriche che non producono più energia in nuove opportunità per il territorio

/ Giulia Rafanelli
Gio 22 Giugno, 2017

Un progetto di riqualificazione di un’area di 1600 ettari che da miniera di lignite utilizzata per produrre energia, dismessa ormai da circa 20 anni, punta a diventare una miniera di opportunità e a rappresentare un modello di sviluppo unico in Italia. Si tratta dell’ex miniera di Santa Barbara, il sito che si estende tra Cavriglia in provincia di Arezzo e Figline Valdarno e che ha rappresentano fino all’esaurimento del bacino lignitifero, il fulcro dello sviluppo siderurgico di San Giovanni Valdarno. Grazie all’impegno degli Enti Locali, della Regione Toscana, di Enel e al coinvolgimento dell’Università di Firenze e del Politecnico di Milano, il futuro dell’ex miniera non sarà la demolizione. Enel, infatti, ha deciso di recuperare l’ex miniera secondo i principi di Futur-e, il programma lanciato dall’azienda nel 2005 per riqualificare i siti delle centrali termoelettriche che non producono più energia, trasformandole in nuove opportunità per i territori che le ospitano e in nuovo occasioni di occupazione secondo l’ottica della sostenibilità ambientale, economica e sociale, collaborando con istituzioni e cittadinanza per trovare la migliore soluzione possibile.

Ad oggi sono 23 i siti dismessi inseriti nel programma Futur-E, a questi si aggiunge l’ex miniera di Santa Barbara che dunque avrà una nuova destinazione d’uso completamente inserita nel contesto in cui si trova e in continuità con gli interventi di riassetto portanti avanti dalle amministrazioni locali. Il sito, infatti, si è già arricchito di alcuni laghi e centri sportivi ma grazie a questo programma punterà ad un ulteriore sviluppo. A gennaio sarà lanciato un concorso di progetti dal quale uscirà il piano che detterà le linee guida per il futuro del sito. Una sfida anche per Enel per via della vastità dell’area. “Dal 2005, da quando Futur-E è stato lanciato  – ha affermato le rappresentate Enel responsabile del progetto, Marco Fragale –abbiamo ricevuto così tanti progetti per gli altri 23 siti inseriti nel progetto che ci siamo convinti ad accogliere anche questa sfida. Tra l’altro – ha precisato – non si tratta di un concorso di idee ma di progetti, la differenza sta nel fatto che non ci accontenteremo delle idee, chiediamo che ci vengano presentati anche i finanziatori pronti ad investire da subito in quell’idea”.

 Soddisfatto l’assessore regionale alle Infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli: “Il fatto che Enel abbia coinvolto l’ex miniera di Santa Barbara in questo concorso di progetti merita un plauso e il supporto della Regione Toscana. Spesso siamo costretti a correre dietro alle emergenze, in questo caso, invece, c’è la volontà di programmare per il futuro facendone una best practice a livello nazionale”.

Sindaco Degl'Innocenti o Sanni (primo cittadino di Cavriglia), come si immagina il futuro del territorio da lei amministrato?  “Il futuro sarà quello concordato con il Protocollo d’Intesa stipulato con Enel nel 2006 per la definizione degli interventi e degli obiettivi di destinazione delle aree che fanno parte del più ampio ambito di riassetto della miniera: piste ciclabili, attività commerciali, infrastrutture per l’accesso al borgo di Subbiano, una nuova la viabilità. ….”

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