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Sanità toscana, la riorganizzazione delle zone distretto adesso è legge

23 voti a favore e 16 contrari: il Consiglio Regionale potrà verificare - tra un anno - i risultati della riorganizzazione

/ Redazione
Mer 15 Marzo, 2017
Sanità

Il Consiglio Regionale della Toscana potrà esprimersi e verificare- tra un anno - i risultati dalla riorganizzazione sanitaria, stabilita dalla legge approvata ieri in aula dall'assemblea regionale, a Firenze. Un provvedimento che ha ottenuto 23 voti a favore (Pd) e 16 contrari (tutti i gruppi di opposizione).

Il testo presentato dalla Giunta regionale e ridisegnato dai 18 emendamenti della commissione è stato oggetto di poche ulteriori modifiche in Aula. Il più importante prevede appunto l'introduzione di una "clausola valutativa", per dare al Consiglio regionale la possibilità di verificare  i risultati della riorganizzazione, "nel rispetto e per le esigenze di valorizzazione di tutte le entità territoriali".

Il Consiglio regionale potrà anche valutare la possibilità di rivedere la perimetrazione delle zone distretto e l'eventuale revisione degli ambiti territoriali aziendali. "Dal territorio del Valdarno è emersa la forte volontà di verificare la possibilità di rivedere la perimetrazione", ha spiegato la consigliera Lucia De Robertis. "Alcuni Comuni toscani si trovano al confine anche con altre Regioni, una integrazione è necessaria".

L'emendamento ha ottenuto anche il voto favorevole di Forza Italia e Lega nord. "Un voto favorevole al dettato dell'emendamento – ha detto in Aula Stefano Mugnai, capogruppo Forza Italia -, ma avendo visto ciò che è successo anche nella discussione di questa legge, so bene che questo è un pannicello caldo, per tornare in Valdarno e dire ai sindaci che qualcosa è stato fatto. Ho poca fiducia che vi sia una effettiva consequenzialità, vi invito tra un anno ad aprire una discussione seria e aperta rispetto alle cose fatte".

"Questo emendamento nasce dalla reazione di un territorio alla chiusura del Partito democratico - ha ricordato Marco Casucci per la Lega Tenere la porta aperta alla possibilità di un Valdarno unito in ambito sanitario, vuol dire capire che qualche rischio per il territorio ci può essere". Il consigliere Paolo Sarti ha invece annunciato l'astensione di Sì-Toscana a sinistra. 

Soddisfazione infine - per il Partito democratico -  è stata espressa in Aula da Valentina Vadi: "L'emendamento  - ha spiegato - risponde alle esigenze espresse dalla conferenza dei sindaci del Valdarno aretino in un documento condiviso all'unanimità per chiedere la possibilità, per tutto il Valdarno, di unirsi in futuro in una sola zona distretto. Dal territorio è venuta una richiesta e ha trovato accoglimento: ora ci sarà tutto il tempo per procedere, se c'è veramente una volontà politica comune".