Salute/ARTICOLO

Sanità pubblica e privata: accordo di collaborazione

Siglata un'intesa tra l'assessore della Regione Toscana al diritto alla salute Daniela Scaramuccia e i rappresentanti dell’ospedalità privata

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
dottoressa medico ospedale
Sanità pubblica e sanità privata unite in Toscana per dare risposte sempre più adeguate in qualità, quantità e appropriatezza alla domanda di salute dei cittadini. Questo il senso dell’accordo siglato stamani in Regione tra l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia e i rappresentanti dell’ospedalità privata: Francesco Matera per Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) Toscana, Sandro Bonaceto per Confindustria, Roberto Cutajar per Aris (Associazione religiosa istituti sociosanitari) e Rossano Vergassola per AGeSPI (Associazione gestori servizi sociosanitari e cure post-intensive).
I firmatari rappresentano 24 strutture private accreditate in tutta la regione
, per un totale di 2.050 posti letto. In rappresentanza dei direttori generali di tutte le aziende sanitarie toscane, hanno firmato l’accordo anche i coordinatori delle tre Aree Vaste: per l’Area Vasta Centro Luigi Marroni, per l’Area Vasta Nord Ovest Monica Calamai, per l’Area Vasta Sud Est Paolo Morello Marchese.

Lintesa è il risultato del lavoro di un tavolo di concertazione regionale che si è insediato nel settembre scorso, e ha validità per il triennio 2012-2014. “Il rapporto tra sanità pubblica e sanità privata – ha detto l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia – non è di concorrenza, bensì di collaborazione, per ampliare il ventaglio dell’offerta di prestazioni, nel rispetto di una pianificazione regionale e della programmazione locale, e secondo i principi dell’appropriatezza. Il settore ospedaliero privato convenzionato contribuisce, con pari standard qualitativi rispetto a quello pubblico, alla complessiva riqualificazione dell’attività ospedaliera, e a fornire un’offerta coordinata e coerente con gli obiettivi della programmazione regionale”.

L’accordo definisce un sistema generale di regole che disciplinano l’erogazione delle prestazioni da parte delle strutture ospedaliere private. “Il privato accreditato – si legge nell’accordo – si impegna a rimodulare la propria attività e a riorganizzare il proprio sistema produttivo al fine di assicurare il raggiungimento degli obiettivi del sistema regionale, attraverso un graduale allineamento delle pratiche assistenziali con quelle delle strutture pubbliche, secondo i principi dell’appropriatezza”. Il privato, come il pubblico, dovrà avere come obiettivi il recupero di efficienza, la riduzione del tasso di ospedalizzazione, il miglioramento del rapporto qualità/quantità delle prestazioni, l’incremento dell’utilizzo del day hospital e del regime ambulatoriale. Anche al settore ospedaliero privato sarà applicato il sistema di valutazione delle performance assicurato dal MeS, il Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna, per la sanità pubblica.

Questi gli ambiti delle prestazioni previste dall’accordo: chirurgia programmata in regime di ricovero, day surgery e ambulatoriale e prestazioni di specialistica ambulatoriale; ricoveri medici in regime ordinario e day hospital e prestazioni di specialistica ambulatoriale; dialisi; radioterapia; riabilitazione (escluso disabilità neuropsichiche) residenziale e semiresidenziale, ambulatoriale e domiciliare; lungodegenza; cure intermedie e altre forme di assistenza sanitaria alternative al ricovero ospedaliero.