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Sanità: approvate in Toscana le linee guida del ‘trasporto sociale’

Il documento è stato pensato per uniformare servizi e costi a livello regionale

/ Redazione
Mar 13 Settembre, 2016
trasporto sociale

Approvate in Toscana le linee guida per uniformare il servizio del trasporto sociale a livello regionale. Il documento, realizzato grazie alla collaborazione di Cesvot, Anci e Regione, insieme ad Anpas, Auser, Misericordie e Iris-Idee e Reti per l’impresa sociale, è stato presentato questa mattina a Firenze.

Nella regione, sono 570 mila le prestazioni erogate complessivamente dal settore del trasporto sociale, con migliaia di operatori coinvolti. Secondo Federico Gelli, presidente Cesvot, “il trasporto sociale costituisce un servizio fondamentale”. Le cui principali differenze si riferiscono “ai modelli gestionali e operativi, al tipo di servizi offerti, alle modalità di accesso degli utenti, alla compartecipazione ai costi del servizio”.

In Toscana, il 57% del servizio di trasporto sociale è svolto dal privato sociale; il 18% dal privato sociale insieme a privato profit ed ente pubblico. Il restante in forma mista. Non è mai svolto esclusivamente dall’ente pubblico. Gli utenti che utilizzano il servizio sono per il 13% anziani e persone disabili non autosufficienti, per il 60% anziani sia autosufficienti che non e per il 27% anziani autosufficienti. Per l’assessore regionale al diritto alla salute, Stefania Saccardi, “il trasporto sociale costituisce un’importante realtà e peculiarità della Regione Toscana che si inserisce in una rete di servizi in continuità, anche con quelli di cura e riabilitazione e per la disabilità”.