Salute/ARTICOLO

Sanità: al via indagine soddisfazione pazienti in Toscana

30.000 questionari, 40 domande ai cittadini ricoverati

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Questionario
Al via dal 1 dicembre prossimo, l'indagine di soddisfazione tra i pazienti degli ospedali toscani, condotta dal laboratorio management e sanità (MeS) della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, su commissione della Regione Toscana e in collaborazione con tutte le aziende sanitarie.

Oltre 40 le domande che saranno rivolte ai cittadini ricoverati, relative a tempi di attesa, cortesia del personale, chiarezza delle informazioni ricevute, gestione delle dimissioni, valutazione della qualità complessiva del ricovero. Oltre 30.000 i questionari che saranno recapitati a casa di un campione di pazienti estratto tra coloro che saranno ricoverati tra dicembre e gennaio. Il cittadino potrà compilarlo direttamente e restituirlo per posta tramite una busta preaffrancata allegata al plico. In alternativa potrà scegliere l'intervista telefonica, lasciando i suoi riferimenti ad un numero di telefono dedicato, oppure potrà compilare il questionario su internet. I giudizi sono graduati su una scala compresa tra 1 (valutazione pessima) e 5 (valutazione ottima).

"Come è già successo per le indagini svolte negli anni passati -
ha detto l'assessore regionale al diritto alla salute Luigi Marroni - i risultati ci sono stati molto utili per conoscere il punto di vista dei pazienti sulla qualità della cure ricevute. Invito quindi tutti i cittadini che riceveranno il questionario a partecipare all'indagine, per darci modo così di migliorare sempre l'assistenza nei nostri ospedali".

Secondo l'ultima indagine, svolta nel 2011, l'80% dei cittadini toscani dà una valutazione ottima o buona alla qualità dell'assistenza ricevuta durante il ricovero ospedaliero e raccomanderebbe il reparto a parenti e amici; solo il 4% si dichiara insoddisfatto. Tra i punti di debolezza, i tempi di attesa per l'assegnazione del posto letto in caso di ricovero avvenuto attraverso il pronto soccorso (nel 36% dei casi superiore alle 4 ore), e la conoscenza incompleta del percorso di cura da parte dei pazienti.