Salute/ARTICOLO

Sanità al top in Toscana Performance ottime nel 2010

Molto positivi i risultati del sistema di valutazione della Sant'Anna di Pisa: migliorati negli ultimi 3 anni il 60% degli indicatori monitorati

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Promossa nel 2010 la sanità toscana. Anche quest’anno il MeS, il Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, per conto della Regione Toscana, ha messo a punto la valutazione della performance della sanità toscana.
Il risultato è il Report 2010, giunto alla sua quinta edizione, che attraverso 200 indicatori passa al setaccio l’intero sistema sanitario della nostra regione, valutando e confrontando – attraverso l’ormai collaudato strumento dei bersagli – le performance delle 12 aziende sanitarie locali, delle 4 aziende ospedaliero-universitarie e della Fondazione Gabriele Monasterio.

Nel 2010, la performance complessiva della sanità toscana è stata molto positiva, si sono attenuate le differenze tra le diverse aziende, con un avvicinamento a una sostanziale equità, e negli ultimi tre anni si è registrato un progressivo miglioramento su oltre il 60% degli indicatori monitorati. Un altro risultato significativo: la complessa sfida per riuscire a rispondere ai bisogni dei cittadini non in modo uniforme, ma con risposte modellate sulle specifiche esigenze, per dare maggiori opportunità a chi ha più necessità è stata affrontata, e si cominciano a vedere i primi, parziali risultati: monitorando infatti alcuni tassi di ospedalizzazione per titolo di studio dei pazienti per ricoveri tramite pronto soccorso e per malattie croniche quali scompenso, diabete, BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva) e polmonite, si osserva un possibile miglioramento del divario tra gruppi di popolazione con titoli di studio differenti.

“Il sistema di valutazione della performance della sanità toscana, giunto alla sua quinta edizione, si conferma un punto di riferimento consolidato del sistema che, nel tempo, si è esteso anche fuori dai confini regionali – dice l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia – Il monitoraggio e il confronto delle performance, la valorizzazione dei risultati migliori e la programmazione basata sui bisogni reali delle persone sono fondamentali per il nostro sistema sanitario pubblico. La cultura della misurazione dei risultati, il miglioramento continuo dei processi organizzativi e del servizio finale dovranno sempre più consapevolmente caratterizzare l’attività di una pubblica amministrazione evoluta e al servizio dei cittadini. L’opportunità, che ci viene dal nuovo Piano sanitario e sociale integrato, di una programmazione unica fra sanitario e sociale, permetterà di affrontare congiuntamente problemi di salute determinati da fattori diversi”.

Negli ultimi 3 anni, la Toscana ha conseguito un miglioramento su oltre il 60% degli indicatori monitorati, riuscendo in molti casi a ridurre anche la variabilità tra le diverse aziende.
Tra i fiori all'occhiello, c'è il percorso nascita, che prevede molteplici iniziative rivolte alle donne che accedono ai servizi durante la gravidanza, per il parto e nella fase del puerperio.
Nel 2010 tutte le partorienti dei punti nascita sono state invitate a compilare un questionario disponibile su internet, o in alternativa a rispondere alle domande telefonicamente. Oltre 4.000 questionari sono stati raccolti tra le partorienti nel periodo gennaio-ottobre 2010. Nel 58,4% dei casi hanno dichiarato di essere molto o moltissimo soddisfatte dell’assistenza ricevuta nell’intero percorso. Un po’ critico risulta il coordinamento tra i sanitari che operano durante il pre partum, parto e post partum, che secondo l’esperienza vissuta dalla donne intervistate è quasi o totalmente assente per una donna su 5. Quattro donne su 5 hanno dato una valutazione buona o ottima del corso di preparazione al parto. Molto buona la fiducia nel personale ospedaliero: 77,9% nei medici, 71% negli infermieri, 87% nelle ostetriche. Il 50% delle donne hanno lasciato commenti spesso molto articolati e propositivi, che dimostrano il desiderio delle neomamme di contribuire al processo di miglioramento della qualità del percorso nascita. 

Per quanto rigurarda il Pronto Soccorso, anche per il 2010 si conferma il progressivo incremento di accessi. La Toscana ha affrontato il problema, prevedendo una serie di azioni per migliorare gli aspetti relativi all’accoglienza e alla presa in carico, potenziando il servizio di diagnostica per immagini, e introducendo modalità organizzative innovative, come il See & Treat (gli infermieri al pronto soccorso per i casi meno gravi). Grazie a un processo di informatizzazione oggi è possibile avere in tempo reale una fotografia dei pronto soccorso toscani. Quanto ai tempi di attesa, la percentuale di pazienti con codice verde visitati entro un’ora mostra un quadro piuttosto eterogeneo tra le varie Asl, con dati che variano tra il 51,39% e il 99,84%.

Topics: