Vi è mai capitato di passare davanti ad una merceria e sentire profumo di sbriciolona, prosciutto o pecorino toscano? Ah no?!? Si vede che non siete mai stati a Firenze, in Via San Gallo, al “SandwiChic”. Un fondo commerciale, dove in passato le sarte e le signore fiorentine acquistavano bottoni, merletti o aghi da 3 anni è diventata una paninoteca davvero particolare. Un luogo dove Andrea Susini, Matteo Mannelli e Marco Guerra, tre giovani ragazzi dell’area fiorentina, hanno deciso, mantenendo intatto il locale, di realizzare ogni giorno calde schiacciate con prodotti toscani e non solo. Ma il loro panino non è come tutti gli altri e per questo abbiamo intercettato Andrea e gli abbiamo chiesto cos’ha di “chic” il loro “sandwich fiorentino”...
Quando avete aperto la vostra attività?
Metà giugno del 2014, praticamente 3 anni fa.
“SandwiChic” è una paninoteca che si trova all’interno di una ex merceria. Come mai avete abbinato queste due cose?
E’ una cosa che c’è sempre piaciuta. Creare qualcosa di nuovo che però salvasse e salvaguardasse qualcosa di storico. Abbiamo avuto la fortuna di trovare questo fondo in disuso nel centro di Firenze. Quando abbiamo visto questa merceria, un’attività che sta andando a scomparire, abbiamo deciso di creare lì, dove un tempo c’erano bottoni e rocche di filo, i nostri panini. Quindi lo abbiamo ristrutturato e dato ad esso “nuova vita” però mantenendo i mobili e lo stile delle “botteghe d’un tempo”.
Qual è la filosofia che mettete nel creare i vostri panini, le vostre schiacciate, e che vi differenzia dagli altri?
La nostra filosofia si riassume nei prodotti utilizzati, nel servizio e nell’idea stessa del “sandwich chic”. Questa è la nostra prima attività commerciale, prima eravamo solo clienti e non imprenditori. Quando andavamo in giro, anche nelle grandi città, trovavamo poche volte qualcosa da mangiare velocemente e di qualità. Spesso le due cose non coincidevano. E su questo ci siamo confrontati più volte finché è nata l’idea di creare un posto dove “noi vorremmo andare”... Qui nasce la nostra filosofia: lavorare con piccole realtà, come siamo noi d’altronde, produzioni a carattere familiare. Ad esempio abbiamo un produttore di salumi artigianali dove l’azienda è formata dallo zio e dal nipote che realizzano un numero limitato di salumi ma di qualità.
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I vostri prodotti sono toscani o anche da altre parti d’Italia?
L’80% dei prodotti è del territorio. A questa base toscana ne aggiungiamo altri di altre realtà italiane. La cosa importante è che l’abbinamento mantenga un’alta qualità del panino. Non ci poniamo limiti.
Di toscano qual è il vostro prodotto “più forte”?
Sicuramente i salumi. Prosciutto e sbriciolona la fanno da padrone.
Qual è il panino più richiesto e che da voi va per la maggiore?
Sono quelli in cui proponiamo degli abbinamenti con “creme” artigianali. Intanto è importante dire che abbiamo eliminato dai nostri panini sottaceti, sottoli e tutte le salse industriali. Quindi con un’azienda agricola della zona di Certaldo produciamo delle “creme naturali”: la stessa mano che coglie le verdure dall’orto è quella che trasforma il prodotto in una salsa o confettura agrodolce. Ecco perché i panini che contengono questi prodotti “unici”, che abbiamo solo noi, vanno per la maggiore.
Quindi a “Km 0”?
Sì, proprio così. Con l’azienda delle “creme” è iniziata una forte collaborazione. Queste sono prodotte esclusivamente per noi anche perché l’attività principale loro è un’altra.
Come si chiama questa azienda?
Le aziende sono segrete … da dove vengono il pane, i salumi e le creme rimangono segrete.
Che reazione hanno i turisti stranieri ai vostri prodotti che non si trovano all’estero?
Noi rispetto ad altri posti abbiamo fatto una scelta: eliminato il menù in inglese. Perchè non riusciva a spiegare fino in fondo tutto. Preferiamo, quando arriva un cliente straniero, perderci un pò di tempo e spiegargli a voce che cos’è quel prodotto senza limitarsi ad un testo scritto.
Le loro reazioni?
Molti quando arrivano, non comprendono immediatamente la nostra filosofia. A volte la stessa logica che c’è nella composizione del panino non è per loro immediata poiché spesso all’estero nel “sandwich”, essendo un prodotto di bassa qualità, si tende a metterci di tutto dentro. Da noi essendo un prodotto di qualità non c’è bisogno di metterci più di tanto. Quando hai un buon prosciutto, un buon formaggio e una buona crema hai già un panino completo ma capisco che per loro è difficile comprenderlo. Quindi abbiamo chi si fida e poi rimane contento e chi non riesce a entrare in questa mentalità e allora tende a fare una cosa propria aggiungendo ingredienti e facendo saltare l'abbinamento giusto. Comunque la maggior parte si affida ai nostri consigli. Spiegare senza imporre, questo è il trucco!
La richiesta più strana?
A volte, soprattutto gli stranieri, arrivano da noi perchè hanno letto recensioni positive su internet senza avere però una cognizione precisa di cosa facciamo. E allora chiedono pasta, tiramisù o “cannoli siciliani”, insomma i piatti tipici italiani che loro pensano di trovare dappertutto. E poi tra le richieste più assurde quando vogliono mescolare vari salumi e qui, vi dico la verità, cerchiamo di opporci facendogli capire che il miglior abbinamento è un altro.
Qual è il passo successivo che volete fare?
Siamo sempre concentrati a migliorare e continuare nella ricerca di prodotti di buon livello per i nostri clienti. Vorremmo sviluppare di più l’attività promozionale in rete. E poi stiamo cercando di diventare “i produttori diretti dei nostri prodotti”, uno su tutti il vino.
Il panino di Andrea…
E’ un panino che è partito come una scommessa anche per i “puristi toscani”: sbriciolona toscana, pecorino toscano non stagionato e confettura agrodolce di peperoni.
E allora non ci rimane che vedere direttamente da Andrea Susini la realizzazione di questa prelibatezza...
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Per saperne di più:
http://www.sandwichic.it/
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