Cambiamenti climatici, estati atipiche e piogge eccessive - causa di smottamenti e frane - sono diventati una preoccupazione costante. Così a Firenze nasce il software che metterà in sicurezza la collina di San Miniato al Monte, una zona storicamente interessata da fenomeni di instabilità del terreno.
Per mettere in salvo i residenti e salvaguardare l’importante patrimonio artistico della Basilica di San Salvatore a Monte, è previsto un vero e proprio programma di allerta per la Protezione Civile che stabilisce una soglia di velocità oltre la quale diventa "massima" la probabilità che si inneschi una frana.
Il software dovrà essere operativo entro un anno e mezzo. Il progetto è frutto di una ricerca scientifica iniziata da più di 10 anni attraverso la collaborazione tra la Direzione Ambiente del Comune e il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Firenze.
Il sofisticato sistema di controllo delle deformazione del versante è composto da una rete di sensori - termometrici, pluviometrici, misuratori di umidità e speciali dispositivi per la misura della velocità delle frane - interconnessi via wireless. L’analisi dei dati forniti da questi strumenti permette di riconoscere la tipologia, la causa e la estensione del dissesto.
In questo modo, il sistema consentirà un tempo di allerta sufficiente alla messa in sicurezza delle persone e l’eventuale rimozione dei manufatti artistici soggetti a danneggiamento per crollo.
Ambiente/ARTICOLO
Salvaguardia di San Miniato Un software per preservare la collina
Il programma di allerta per la Protezione Civile stabilisce una solia di velocità oltre la quale diventa massima la probabilità che si inneschi una frana, permettendo di mettere al sicuro i residenti e il patrimonio artistico

San Miniato al Monte