Il latte d'asina di razza amiatina potrebbe essere la risposta per i bambini allergici a quello vaccino: sono questi i primi risultati positivi del progetto di ricerca, finanziato dalla Regione Toscana e ancora in corso, a cui collaborano l'Azienda ospedaliera universitaria Meyer, il Dipartimento di scienze veterinarie dell'Università di Pisa, l'Istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana e l'Azienda del Complesso agricolo forestale di proprietà della Regione 'Bandite di Scarlino'.
I risultati preliminari evidenziano che il latte d'asina, distribuito gratuitamente alle famiglie dei bambini secondo un piano alimentare stabilito, è sicuro dal punto di vista igienico-sanitario e sotto il profilo nutrizionale simile a quello di donna, ad eccezione del contenuto in grassi che si mostra più basso e che per questo è stato integrato con olio d'oliva, soprattutto nella dieta dei lattanti. I bambini hanno tollerato molto bene il prodotto che ha un gusto gradevole molto apprezzato. Il latte d'asina potrebbe essere interessante anche per gli effetti benefici sugli anziani, essendo ricco di calcio, ma povero di grassi, e sulle persone con osteoporosi.
"Studi scientifici seri hanno scoperto in questo latte proprietà che altri latti non hanno - ha sottolineato alla presentazione del progetto l'assessore alla salute della Toscana, Stefania Saccardi - partendo dalla fascia dei bambini in età pediatrica, l'idea è quella di ampliarne l'utilizzo ad altre fasce d'età e di pazienti. Da questo punto di vista è importante mettere insieme una rete di distribuzione per renderlo di facile utilizzo in tutta la Toscana. E per questo abbiamo coinvolto la rete delle farmacie che si è detta disponile ad aiutarci, inserendo il latte nella loro rete, che è molto efficace e con vocazione anche sociale. Inizieremo quindi con la sperimentazione della distribuzione nella zona di Firenze con l'obiettivo di estendere la copertura a tutta la regione".