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S.Croce sull'Arno: Record di immigrati

Oltre il 20% dei cittadini è straniero

/ Stefano Prizio
Mar 10 Dicembre, 2013
santa croce sullarno
In tema di immigrazione e integrazione, il fenomeno Santa Croce sull'Arno vale la pena di essere approfondito: il comune pisano è infatti l'ottava municipalità italiana - tra quelle con popolazione superiore ai 10.000 abitanti - che ha la più alta presenza di cittadini non italiani rispetto al totale degli abitanti. Santa Croce è comunque il comune più densamente popolato da stranieri dell'intera Toscana, in Italia lo superano solo Baranzate, Pioltello e Rovato, tre comuni lombardi, Porto Recanati in provincia di Macerata, i comuni veneti di Arzignano e Lonigo e quello emiliano di Castel San Giovanni.

I RECORD: Con il suo 20,3% di cittadini stranieri, Santa Croce, è seguito in Toscana da Montecatini Terme con un incidenza del 18,7% sul totale della sua popolazione e Bibbiena, comune casentinese che si attesta sul 16,5%. Santa Croce supera tutti in Toscana anche riguardo la quota dei "nuovi nati stranieri", certo non raggiunge il record di Novi di Modena dove più del 50% dei bimbi nuovi nati è straniero, nè quelli di Baranzate e Canelli che si attestano attorno al 49%, ma totalizza un consistente 41,4% di neonati stranieri. A seguirla da vicino ci sono Fucecchio con il 39,4% e Castelfiorentino con il 36,6.

I DATI: La Fondazione Leone Moressa si è occupata di raccogliere e lavorare i dati che dietro la logica dei freddi numeri nascondono spaccati sociali che occorre approfondire: la concentrazione più alta di stranieri, con relative famiglie al seguito, si ha nel Nord, ma anche il Centro Italia ha visto crescere la quota di stranieri residenti nei suoi comuni. Nei luoghi dove le famiglie di migranti trovano più facilmente lavoro, viene di conseguenza la ricerca di una sistemazione stabile ed ecco che le coppie straniere che trovano occupazione a lungo termine e servizi di bona qualità, tendono ad allagare il loro nucleo familiare. I numeri raccontano anche una differenza piuttosto netta tra le realtà delle regioni del Centro-Nord e quelle del Sud Italia o delle isole, dove peraltro è più complicato raccogliere dati certi anche per la presenza maggiore del fenomeno della clandestinità, specie in alcune delle aree più depresse.

LAVORO E INTEGRAZIONE: A Santa Croce sull'Arno il fenomeno dell'immigrazione di lavoratori - occupati per lo più nelle tante concerie della zona - è vissuto come una risorsa senza la quale l'economia del piccolo comune pisano sarebbe in difficoltà. Anche la crisi del settore conciario, peraltro già giunta oltre il suo apice, ha comunque consentito di mantenere saldo il patto sociale, anche con i lavoratori stranieri. Il centro cittadino è stato abbandonato da tempo dai residenti santacrocesi, adesso vi dimorano e vi lavorano proprio i cittadini stranieri, ma senza che questo abbia causato particolari problemi di convivenza o di ordine pubblico. Semmai c'è il problema del recupero e della valorizzazione del nucleo fondativo della cittadina in provincia di Pisa, i cittadini italiani hanno infatti preferito negli scorsi anni decentrare le loro residenze, ma anche le attività commerciali, che sono fiorite all'interno o a ridosso dei centri commerciali della zona. Quest'anno il Comune, con il sindaco Osvaldo Ciaponi eletto con una lista civica, ha intrapreso una serie di interventi per riqualificare il centro storico, probabilmente con la speranza che risorga a nuova vita favorendo ancora di più l'integrazione trai tantissimi cittadini stranieri residenti e i santacrocesi di vecchia generazione.