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Romania: gente, luoghi e costumi Fotografie di un paese da scoprire

Fino al 6 agosto a Firenze sarà possibile ammirare gli scatti di Dorin Mihai e Sorin Onisor dedicati alla cultura rumena. In programma anche altri progetti di promozione.

/ Marta Mancini
Lun 1 Agosto, 2016
Romania, Gente, Luoghi e Costumi
Io credo che l’eternità sia nata nel villaggio: è questo il motto (e filo conduttore) della mostra fotografica “Romania – Gente, Luoghi e Costumi” che, fino al 6 agosto, è possibile visitare presso l’Oratorio del Santissimo Sacramento di Firenze. Il verso della poesia firmata da Lucian Blaga ben rappresenta l’intento dell’esposizione, ovvero mostrare la vita autentica, senza filtri e innocente che si respira nei piccoli paesi.
 
I volti delle persone, gli antichi mestieri legati all’agricoltura, le tradizioni del mondo rurale sono i protagonisti indiscussi della sala. Si tratta di un’occasione che mette in luce le varie anime della Romania attraverso gli scatti dei fotografi Dorin Mihai e Sorin Onisor. I colori accesi, la campagna e la semplicità sono dei punti di riferimento importanti che aiutano a capire la storia e la comunità rumena. In un periodo storico così complicato, è necessario e doveroso creare dei legami forti con le altre culture, affinché queste diventino un valore universale e non un motivo di terrore. La conoscenza dell’”altro” diventa una nuova partenza per avvicinare realtà “diverse” che si arricchiscono a vicenda.
 
In realtà, da sempre esistono collegamenti e legami forti tra la città di Firenze e la Romania. Basta citare la Statua di Daco custodita a Palazzo Pitti, oppure quella al Giardino di Boboli o al Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore.
 
Dedicato a questo argomento, l’AICC (Asociația Identitate Culturală Contemporană) ha avviato un progetto per raccogliere fondi e realizzare una replica del capolavoro scultoreo dacico del Giardino di Boboli. La riproduzione, affidata alla Galleria Pietro Bazzanti & Figlio di Firenze, verrà collocata a Bucarest con lo scopo di promuovere al meglio le origini del popolo poiché, in Romania, non esistono statue simili.
L’AICC è un'associazione non governativa che sviluppa progetti mirati per promuovere la cultura romena e divulgarla all'estero. “Statue di Daci” è uno dei progetti da lei sviluppati che, data la sua importanza, gode anche di ampio sostegno da parte dell’Accademia Romena.

Contatti
Oratorio del Santissimo Sacramento 
via Romana, 40
Firenze