Quando la tecnologia può venire incontro alla salute: è il caso della robotica, sempre più utilizzata in ambito chirurgico, come nel caso dell'Ospedale pediatrico Meyer di Firenze, la cui Fondazione ha investito 700 mila euro per il rinnovo del blocco operatorio, dotato anche del robot neurochirugico.
Un investimento che ha reso possibile l'operazione, la prima con questo metodo, di una paziente di 17 anni affetta da una gravissima forma di epilessia resistente ai farmaci. Il sistema - spiega una nota dell'azienda - ha permesso di realizzare un intervento complesso di stereoelettroencefalografia (Seeg) in modo rapido e sicuro: 7 elettrodi intracerebrali applicati in meno della metà del tempo che avrebbe richiesto un casco stereotassico tradizionale.
"Il Meyer - ha commentato l'assessore toscano alla salute Stefania Saccardi - raccoglie la sfida e si colloca in un panorama internazionale per la chirurgia dell'epilessia e le più avanzate applicazioni in ambito neurochirurgico e neurologico".
L'operazione è stata condotta dal neurochirurgo Flavio Giordano con i colleghi Regina Mura, Barbara Spacca e Massimiliano Sanzo, in collaborazione con i neurologi Carmen Barba e Federico Melani del centro di neuroscienze diretto da Renzo Guerrini.
"Già nella sua prima applicazione - spiega Giordano - il robot ha consentito di realizzare un intervento molto complesso in modo più agevole, e con maggiore precisione e accuratezza. Riguardo alle altre possibili applicazioni, consente di effettuare un ampio spettro di procedure neurochirurgiche funzionali".