Arriva ad Arezzo, all’Ospedale di San Donato, Roboti-cARe il primo congresso multidisciplinare sulla chirurgia robotica che per la prima volta riunisce Urologia, Ginecologia, Otorinolaringoiatria, Chirurgia generale e Ortopedia. Obiettivo: far diventare patrimonio condiviso conoscenze e best practices sviluppate attorno ai robot chirurgici, come l’ultratecnologico Da Vinci.
Roboti-cARe sarà l’occasione per fare il punto su tutte le più avanzate tecnologie applicate in chirurgia, dagli strumenti a fibre ottiche ai chip video, in grado di rendere oggi gli interventi sempre meno invasivi e sempre più precisi, riducendo al minimo il rischio di complicazioni per i pazienti.
Quattordici saranno gli interventi che saranno eseguiti in diretta da multiple equipe, per la maggior parte oncologici, alcuni anche di tipo ricostruttivo. Con il coordinamento della Segreteria Scientifica da parte del Dott. Filippo Annino – Urologo, i Chairmen per le rispettive discipline sono i Dottori Patrizio Caldora – Ortopedia, Graziano Ceccarelli – Chirurgia Generale, Pier Guido Ciabatti – Otorinolaringoiatria, Michele De Angelis – Urologia, Franco Lelli – Ginecologia.
Tra gli esperti internazionali attesi il Prof. Richard Gaston, urologo, pioniere nell’intervento laparoscopico della prostata nel 1997 (Bordeaux) e il Prof. Seth A. Jerabeck, chirurgo ortopedico (New York). Tra gli operatori ed esperti ad intervenire , molti dei principali luminari della materia giungeranno da tutta Italia.
Non è un caso, che la sede dell’iniziativa sia Arezzo, in Toscana. Infatti, in questa Regione, l’eccellenza in Chirurgia Robotica è ormai abitudine: Pisa, Careggi, Grosseto con la scuola di Chirurgia Robotica, sono, insieme ad Arezzo, tra maggiori centri d’Europa e la chirurgia robotica, si sta rapidamente sviluppando in altri ospedali come nell’Ospedale di Siena.
E’ in questo contesto che Arezzo si connota come polo di chirurgia robotica multidisciplinare per eccellenza. Qui, d’altra parte, fin da subito è stata intrapresa la via della multidisciplinarietà a tempo pieno, il che ha consentito di ottenere un elevato numero di casi/anno per macchina (oltre 400/anno) impiegando tutti i giorni il Da Vinci 12 h/die, ammortizzandone così i costi per singolo intervento (compresi quelli di manutenzione).
Largo spazio anche a tutti gli aspetti correlati alla chirurgia, dall’anestesia, alla terapia antidolorifica, alla gestione del paziente dal punto di vista infermieristico, per un congresso che si rivolge non solo a medici chirurghi, specialisti e specializzandi ma anche a infermieri, oncologi, anestesisti. Particolare attenzione sarà dedicata all’aspetto formazione: se in Italia, infatti, non vi è ancora un percorso universalmente definito sui metodi didattici in questo ambito così innovativo, all’estero esistono interessanti case studies che saranno oggetto di analisi nella quattro giorni aretina.
Per informazioni:
http://www.roboticare.it/
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