Cultura/ARTICOLO

Ritorno al lontano 1382

L'11 e 12 Luglio, "Cutigliano Medievale" fa rivivere l'epoca del capitano della montagna

/ Saverio Melegari
Mer 8 Luglio, 2015
Ritorno al lontano 1382

1382 d.C. È l’anno in cui il Capitano della Montagna, massima autorità governativa dell’attuale Appennino Pistoiese, si insediò nel Palazzo dei Capitani di Cutigliano, per lui appositamente costruito. La sua funzione era di ristabilire la pace fra i popoli dell’alta montagna, terra da sempre tumultuosa, sedando le sanguinose lotte fra le fazioni rivali dei Panciatichi e dei Cancellieri. In breve tempo divenuto sede prediletta del Capitano, per il territorio di Cutigliano cominciò un lungo periodo di pace e prosperità durante il quale si avvicendarono al potere vari capitani che lasciarono traccia del loro governo nei numerosi stemmi araldici apposti sulla facciata del palazzo dei Capitani, oggi sede del Comune. E a quel lontano 1382, come per magia, torna ogni anno Cutigliano per un intero fine settimana.

Sabato 11 e domenica 12 luglio si svolgerà la 15° edizione di “Cutigliano Medievale 1382”, rievocazione con costumi e spettacoli ispirata al periodo storico a cavallo fra il Basso Medioevo e il Rinascimento. Ma non si tratta di una semplice manifestazione a fini di spettacolo per i turisti.

Nata quasi per scherzo, dall’idea di alcuni paesani e villeggianti che decisero di metter su qualche scenetta in costume ed un piccolo corteo, Cutigliano Medievale negli anni è cresciuta, diventando un’esperienza totalizzante per il paese. Ogni anno, oramai da diverse edizioni, abitanti, esercenti e turisti fanno a gara per indossare gli abiti di foggia tardo medioevale disegnati e cuciti abilmente uno ad uno dalle mani d’oro della sarta di paese, Elvia Falaschi, con l’aiuto di alcune colleghe e collaboratrici.

Ci sono i nobili e i popolani; il lebbroso, gli armigeri e la maga; e ancora i tamburini, le damigelle e i paggetti, per un totale di oltre 200 costumi a cui ogni anno se ne aggiungono di nuovi. Un patrimonio per la Proloco di Cutigliano, organizzatrice della festa.

La rievocazione, come già accennato, è nata su solide basi storiche, cosa che la distingue da molte altre manifestazioni proliferate negli ultimi anni, spesso avulse dalla propria location ed ispirate ad un Medioevo distorto che sfocia nel fantasy e nell’horror.  Una coerenza storica che da tre anni è valsa a Cutigliano Medievale il riconoscimento di “Rievocazione storica di interesse regionale” con iscrizione nel relativo albo.  

Anche questo fine settimana, per chi arriverà a Cutigliano, sarà come fare un salto di secoli nel passato. Gli esercenti del paese accoglieranno i clienti in abiti popolani. Alle 10 di sabato e domenica si assisterà al “risveglio de lo borgo medievale” con l’apertura del mercato, l’esposizione del bestiame, gli antichi mestieri ed i giochi del gruppo storico “Nobiltà e contado” di Pistoia. Alle 12 i tamburini di Cutigliano illustreranno il programma.

Poi l’apertura delle taverne in itinere. Dalle 14 rastrelliera didattica e vestizione del cavaliere in Piazzetta Ferrucci; esibizioni degli sbandieratori di Gallicano, pluricampioni italiani in varie specialità; movimenti d’armi e battaglia di Catilina per il paese.

Alle 20 apertura delle locande per la cena. Sabato alle 21 si svolgerà il gran corteggio storico per le vie del paese con esibizioni di sbandieratori, gruppo di danze medievali, tamburini, giullari.

Domenica il corteo si ripeterà alle 17, mentre alle 21 i paesani accompagneranno la strega al rogo che chiuderà la 15° edizione della manifestazione, in segno di buon auspicio per l’anno a venire.

Di Elisa Valentini