«Il fatto che fin dalla sua prima edizione questo Forum si faccia in Toscana è un riconoscimento al lavoro svolto dalla nostra Regione su qualità e sicurezza delle cure. La Toscana è stata la prima Regione italiana a dotarsi di un Centro per la gestione del rischio clinico, indicando in questo modo la strada verso una sanità responsabile, che si rinnova e si rafforza, riflettendo su stessa, sui propri limiti e sui propri errori. Posso affermare con soddisfazione che il lavoro svolto ha rappresentato, e rappresenta tutt'oggi, un punto di riferimento a livello nazionale». L'assessore al diritto alla salute è intervenuta stamani, ad Arezzo, al V Forum nazionale sul Risk Management in Sanità, organizzato da Ministero della Salute, Agenas, Aifa, Conferenza Stato Regioni, Fondazione Sicurezza in Sanità. Titolo di questa quinta edizione, "La salute in sicurezza. Le Regioni protagoniste".
L'assessore Scaramuccia ha preso la parola dopo il ministro Ferruccio Fazio, che ha aperto i lavori ricordando che la sicurezza in sala operatoria è aumentata, e che il 63% delle Asl dichiara di utilizzare la check list, il manuale di controllo per evitare errori durante gli interventi. «La gestione del rischio clinico non si improvvisa - ha detto Scaramuccia - E' un percorso che attraversa tutto il sistema sanitario, in cui ciascuno ha il proprio ruolo. Sappiamo bene che in un sistema complesso come quello sanitario gli incidenti sono possibili, per questo bisogna fare tesoro di ogni esperienza e trasformarla in insegnamento per il futuro, perché gli errori non abbiano a ripetersi».
E' importante - ha sottolineato l'assessore - «passare da una cultura della colpa ad una cultura diffusa della responsabilizzazione, dell'apprendimento, della riflessione. Devo dire che la Federazione nazionale degli ordini dei medici e anche il collegio Ipasvi (infermieri) hanno già compiuto un passo in avanti notevole, introducendo nei propri codici deontologici articoli sul dovere da parte degli operatori sanitari di segnalare gli errori. In questo è fondamentale la formazione. Formazione, comunicazione, integrazione, sono i pilastri fondamentali su cui deve poggiare ogni intervento volto alla sicurezza del paziente che voglia ottenere risultati reali».
Fondamentale, per aumentare sempre di più la sicurezza, il ruolo attivo dei cittadini: «Il ruolo delle associazioni non può limitarsi solo alla denuncia - osserva Scaramuccia - Per questo la nostra Regione ha formato nell'"Accademia del cittadino" rappresentanti di varie associazioni, con l'obiettivo di averli al nostro fianco nelle visite nelle aziende, per conoscere sempre il loro punto di vista. E' bene che anche i cittadini conoscano, sapp iano che la sanità è un sistema complesso, la medicina non è una scienza esatta, e dobbiamo saper convivere anche con l'errore. I programmi di sicurezza devono essere resi noti e tangibili da parte dei cittadini nei risultati (braccialetto identificativo, check list chirurgica, profilassi trombo-embolica). E' per questo che nel sito regionale "Siamo tutti pazienti" abbiamo indicato gli indicatori sulla sicurezza e le buone pratiche attestate dalle aziende».
Inevitabile l'accenno alla crisi e alle risorse sempre più ridotte: «Anche in momenti di crisi come questo - ha detto l'assessore - su questi temi non si può smettere di investire, e la Toscana non intende farlo. La Toscana è fiera di contribuire al dibattito e allo sviluppo di soluzioni per migliorare sempre la sicurezza dei pazienti. E conferma l'impegno a lavorare su tutti i fronti, anche su quello economico, per migliorare sempre di più la qualit&ag rave; e la sicurezza delle cure".
Info sul rischio clinico sul sito della Regione: http://www.salute.toscana.it/sst/grc/rischio-clinico.shtml
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L'assessore Scaramuccia al V Forum sul Risk Management in Sanità ad Arezzo

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