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Rischio alluvioni: messa in sicurezza dell'Arno entro 5 anni

L'annuncio dell'assessore all'ambiente Fratoni: 'Se i finanziamenti arrivassero saremmo in grado di completare i lavori entro il 2021/2022'

/ Redazione
Ven 3 Novembre, 2017
Arno in piena a Firenze

La Toscana in prima linea contro il rischio idraulico e per contrastare le alluvioni. A ricordarlo è stata l'assessore all'ambiente Federica Fratoni che quest'oggi ha fatto il punto sugli interventi messi in atto dall'amministrazione regionale.  'Abbiamo impegnato energie e risorse nella prevenzione di future alluvioni a danno della città di Firenze e delle aree limitrofe - ha fatto sapere Fratoni. L'alluvione di Firenze di allora, quella di Livorno di pochi mesi fa e tutti gli altri eventi tragici che hanno segnato il nostro territorio ci dimostrano costantemente l'attualità e l'importanza degli interventi di prevenzione. Stiamo lavorando per portare a termine nel più breve tempo possibile le opere previste dal nostro Piano di gestione del rischio alluvioni. Se i finanziamenti arrivassero, la Regione sarebbe in grado di completare l'intero intervento entro il 2021/2022".

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I lavori già in corso solo per tutelare l'Arno hanno un valore di 100 milioni di euro. La più rilevante delle opere previste è il sistema di laminazione di Figline, oggi in fase di realizzazione, che può essere definita come il primo 'scudo' a tutela del centro urbano di Firenze. L'innalzamento della diga di Levane è il secondo, importantissimo, passaggio. Infine verrà realizzato un sistema di casse di espansione e di "infrastrutture verdi" lungo il fiume Sieve.

Il sistema di laminazione di Figline - che vede come soggetto attuatore la Regione Toscana - comprende le casse di espansione di Leccio, Prulli, Pizziconi e Restone, situate nei Comuni di Figline e Incisa Valdarno, Reggello e Rignano sull'Arno. I lavori del primo stralcio della Cassa Pizziconi saranno ultimati entro l'inizio del 2018, mentre la gara per il secondo stralcio sarà aggiudicata nele prossime settimane. Entro l'anno, inoltre, saranno aggiudicati i lavori dei primi stralci della Casse Restone, Prulli e Leccio.

Regione ed Enel hanno inoltre stanziato risorse che rendono possibile la progettazione dell'innalzamento della diga di Levane, l'opera però non ha ancora ricevuto le attese risorse statali. La diga di Levane è situata nei Comuni di Laterina e Pergine Valdarno, il suo rialzo e quello degli argini circumlacuali permetterà di invasare ulteriori 9 milioni di metri cubi di acqua rispetto agli attuali, aumentando quindi notevolmente la sicurezza dell'Arno.


Infine il sistema delle casse di espansione e le "infrastrutture verdi" lungo il corso mediano e finale della Sieve (Comuni Borgo San Lorenzo, Vicchio, Rufina), oltre a 'mitigare' gli effetti di eventuali piene nella Val di Sieve,  contribuirà a controllare gli afflussi in Arno. Anche in questo caso il soggetto attuatore dell'intervento di circa 63 milioni di euro, di cui è in corso la progettazione, è la Regione Toscana, che dopo la progettazione preliminare - in accordo con il Ministero - procederà con le fasi progettuali successive, che saranno finanziate con le risorse del Fondo progettazione che a breve verranno stanziate dal Governo.