“La Concordia cerchermo di portarla via nel più breve tempo possibile”, tenendo presente prima di tutto “la tutela ambientale”. La parte economica viene dopo. Limite invalicabile: l'autunno. “Altrimenti ci troveremmo a gestire un altro inverno, cosa che nessuno di noi vuole pensare perché sarebbe una vera complicazione”.
Dove sarà portata la nave, “non è semplice” dirlo “perché bisogna terminare tutte le attività di ricognizione”. Queste le parole del capo della Protezione civile Franco Gabrielli ieri a Expoemergenze, la biennale della sicurezza e dell'emergenza, di Bastia Umbra sul futuro del relitto della nave che giace ormai da due anni e tre mesi davanti all'Isola del Giglio.
Molte incertezze, dunque, che si aggiungono a tanti non detti che lasciano sullo sfondo la battaglia dei porti. Con Piombino – annuncio del presidente della Regione Enrico Rossi - che si candida a diventare il polo per lo smaltimento delle navi militari e di risistemazione della grandi navi da crociera. Un problema, però, ancora non risolto anche perché pare che la Costa stia valutando la tenuta della Concordia nella prospettiva del viaggio che la porterà al porto dove sarà smantellata.
Nel frattempo sembra che il programma di rimozione viaggi con qualche ritardo. Al momento la Conquest, la grande piattaforma dotata di una gru che sostituisce la Micoperi 30 nel lavorare all'installazione dei cassoni, non riesce a sbloccare i permessi di navigazione per spostarsi dal Nord Europa al Giglio. Difficile che attracchi il 20 aprile davanti alle coste della Gabbianara. Questo sposterebbe tutto in avanti il cronoprogramma fissato dalla Costa.
Intanto verso le 16 di oggi il capo della Protezione civile Gabrielli sarà al Giglio per incontrare la popolazione. Sembrano dimenticate le frizioni con il sindaco dell'isola Sergio Ortelli che voleva la nave portata via prima dell'estate per non compromettere un'altra stagione turistica. Ma la nebbia sul futuro del relitto rimane fittissima. La data per il rigalleggiamento dovrebbe essere fra il 20 e il 27 giugno. Poi il relitto dovrà affrontare il mare.