Attualità/ARTICOLO

Riccardo Romiti a 16 anni campione mondiale di StarCraft II

Il giovanissimo player toscano ad agosto volerà da Greve in Chianti in Corea per sfidare giocatori provenienti da tutto il mondo a GSL

/ Costanza Baldini
Gio 19 Luglio, 2018
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Quella che stiamo per raccontarvi sembra una favola e invece è tutto vero. Riccardo Romiti ha 16 anni, vive a Greve in Chianti e oltre ad andare a scuola come tutti i teenager della sua età, è un player professionista del videogame StarCraft II. StarCraft è un videogioco di strategia in tempo reale tra i più venduti al mondo. Il gioco ruota attorno alle sorti di tre razze che si combattono per il dominio di un lontano settore della Via Lattea: i Terrestri (Terran), discendenti da umani esiliati secoli prima dalla Terra, gli Zerg, una razza di insettoidimutanti all'inseguimento della perfezione genetica e ossessionati dall'assimilazione con le altre razze e i Protoss, una antica razza umanoide con tecnologie avanzate e abilità psichiche. Nel gioco si ha la possibilità di intraprendere tre campagne, in ognuna delle quali si è a capo di una diversa razza.

Riccardo è il giocatore più giovane di sempre e il primo europeo a essersi qualificato ai quarti di finale dei World Electronic Sports Games, o Wesg, di Shangai e viene considerato uno degli otto giocatori migliori al mondo in questa disciplina. Uno dei suoi punti forti è la velocità: può infatti arrivare a mantenere una media di 350-400 APM (azioni per minuto), cioè circa 7 azioni al secondo. Ad agosto volerà in Corea per affrontare i campioni coreani al GSL: Code S.

Ho iniziato a giocarci all’età di 8 anni – ci ha raccontato Riccardo - e non sapevo ancora niente del gioco. Dovevo scegliere un regalo di compleanno così siamo andati a comprarlo, l’ho provato e mi piaceva.

Cos’ha StarCraft di speciale?
È uno strategico in tempo reale, simile agli scacchi. Mi piace così tanto perché ha sempre una grande varietà di gioco, è complicato. Si tratta di cercare di capire cosa fa l’avversario e reagire di conseguenza.

Ho letto che hai iniziato a giocare con gli Aces of Spades e adesso sei nel team Exeed cosa sono?
Esistono diverse squadre nate per giocare insieme e questo ha diversi benefici. Da piccolo lo facevo per divertimento, adesso la squadra mi da un supporto anche pratico, mi paga tutti i viaggi all’estero per esempio.

Ti sei qualificato a Shangai al WESG. La prossima sfida è in Corea ad agosto, cosa succederà?
Il WESG è stata la prima competizione in cui sono andato così avanti. Il torneo si chiama GSL in genere ci partecipano solo coreani, ma è aperto a tutti. Io mi sono qualificato a Seoul, sono passato come secondo.

Sei considerato l’ottavo nel mondo, è vero?
Non lo so perché i coreani sono forti, sicuramente sono tra i primi venti.

Come mai StarCraft muove così tante persone, così tanti soldi in tutto il mondo?
È un gioco che crea passione, è sempre bello guardarlo e giocarlo. Ci sono tante persone a cui piace solo guardarlo, è complicato.

Ho letto che guadagni molti soldi facendo questo sport
Di certo non guadagno come un giocatore di calcio, ma faccio un po’ di soldi tramite tornei e la squadra. In realtà tutti quelli che lo fanno ad alto livello lo fanno ‘di lavoro’, hanno lasciato la scuola oppure non hanno un’altra occupazione oltre a quella, è quasi impossibile.

Quando hai capito che la tua passione non era solo un gioco e poteva diventare una professione?
Diciamo che non c’è stata una linea, che dopo aver sorpassato ho capito di essere diventato un professionista. È venuto da solo col tempo, continuando a giocare, non me ne sono reso conto subito.

Cosa pensi di fare nel futuro?
Prima di tutto vorrei finire le scuole superiori, poi mi piacerebbe provare a dedicare un po’ più di tempo a StarCraft, ma dipende come andrà in futuro. L’età massima per giocare a livello professionistico sono 30 anni perché dopo i 30 cominci ad avere riflessi più lenti.

Come mai sei così bravo Starcraft, ti alleni tanto?
Credo sia un po’ di predisposizione ecco, perché io non mi alleno neanche troppo rispetto ad altre persone.

Forse semplicemente ti diverti?
Si assolutamente il divertimento è molto importante. Più che altro ogni partita è diversa, possono succedere piccole cose che cambiano tutto.

I tuoi genitori cosa dicono?
Sono contenti anche perché viaggio molto e li porto sempre con me. Se io sono felice, anche loro sono felici.