La robotica per la riabilitazione, le nuove tecnologie a servizio del turismo accessibile: anche lo sci e la barca a vela non hanno più “barriere” Convegni e dimostrazioni il 29 settembre a Pisa in occasione del Festival Internazionale della Robotica. Franco Mosca, Maria Chiara Carrozza, Stefano Mazzoleni, Alberto Carrara tra i relatori Immagini disponibili su https://we.tl/t-GWxFD0o9Cv Pisa, 13 settembre.
Le nuove tecnologie per abbattere le barriere achitettoniche: sarà questo uno dei temi al centro della seconda edizione del Festival Internazionale della Robotica, in programma a Pisa dal 27 settembre al 3 ottobre.
Il primo appuntamento per questo settore di interesse è per il 29 settembr, con un workshop dal titolo “Turismo 2.0: la tecnologia al servizio delle disabilità”. Il convegno, guidato da Franco Mosca, direttore del Festival e presidente della Fondazione Arpa, e Stefano Paolicchi, presidente dell’associazione nazionale “Handy Superabile”, vuole far conoscere i progressi del turismo accessibile e di quello “assistito”. Tavole rotonde, esposizioni di mezzi multi-adattati e convegni dimostreranno le possibilità e i passi da compiere per superare le ancora tante barriere architettoniche che ostacolano la vita quotidiana delle persone disabili.
“L’associazione sportiva Freerider – interviene Stefano Paolicchi - presenterà la metodologia avanzata che permette alle persone con ridotte capacità motorie di sciare da seduti. Handy Superabile e Prisma presenteranno progetti che, attraverso le nuove tecnologie, rendono il patrimonio culturale fruibile a tutti. Anche il mare farà da protagonista con una barca accessibile, dotata di sollevatore per la salita e discesa di una persona in carrozzina”.
Di riabilitazione e recupero motorio e cognitivo per mezzo dei dispositivi robotici si parlerà il primo ottobre, dalle 9.30 alle 18.00, agli Arsenali Repubblicani sotto la guida del comitato scientifico composto anche da Maria Chiara Carrozza, ex Ministro dell’Istruzione e della Ricerca, docente dell’Istituto di BioRobotica della Sant’Anna e direttrice della Fondazione Don Gnocchi.
Una conoscenza approfondita dei meccanismi neurofisiologici che regolano il recupero motorio e cognitivo a seguito di danni neurologici (come ictus e lesioni midollari) ha portato allo sviluppo di strategie riabilitative innovative. I dispositivi robotici per l’arto superiore e per il cammino sono sempre più usati in riabilitazione. Gli studi ne infatti dimostrato l’efficacia per ridurre il danno motorio; altri studi hanno analizzato gli effetti di approcci combinati per il reclutamento muscolare (ad esempio mediante stimolazione elettrica funzionale), per la modulazione dell’attività neurale (ad esempio mediante stimolazione elettrica corticale) e per il rafforzamento motivazionale (mediante applicazioni di realtà virtuale) nel tentativo di incrementare gli effetti benefici della riabilitazione assistita da robot.
La riabilitazione robotica nel paziente post-ictus mediante esoscheletri e tecnologie di realtà virtuale, i trattamenti assistiti da robot per la riabilitazione delle persone con ictus e lesione midollare, la sperimentazione clinica per la riabilitazione degli arti superiori con l’assistenza dei robot e il futuro della robotica per la riabilitazione e l’assistenza personale sono alcuni dei temi trattati durante il convegno che vedrà, alle 11.30 del primo ottobre, un dibattito pubblico sull’impatto della robotica per la riabilitazione e l’assistenza nella società.