Il Giudizio Universale di Buonamico Buffalmacco è tornato nel Camposanto Monumentale di Pisa. L'affresco, definito da Antonio Paolucci "la Sistina Pisana", è stato ricollocato nella parete della galleria sud dove il pittore trecentesco l'aveva affrescato. Strappato dalle pareti dopo l'incendio del 1944, l'affresco è stato sottoposto a interventi di restauro realizzati delle maestranze dell'Opera della Primaziale Pisana, con il controllo della Direzione Lavori presieduta da Paolucci e la supervisione dei capi restauratori Carlo Giantomassi e Gianluigi Colalucci.
Il Giudizio Universale è forse la scena più bella e significativa del ciclo noto come 'Il trionfo della Morte' attribuito al pittore trecentesco Buonamico Buffalmacco, di cui erano già state ricollocate in parete due scene, le Storie dei Santi Padri e l'Inferno. Si tratta di un'imponente scena in cui i dannati a destra e i beati a sinistra, separati dall'Arcangelo Michele, sono sovrastati dalla Vergine e da Cristo Giudice circondati dai 12 apostoli e da una gloria di Angeli che, reggendo i simboli della Passione, rievocano il sacrificio come fondamento per la salvezza dell'uomo.
La scena, anche grazie all'ausilio di scritte un tempo presenti, chiamava lo spettatore a immedesimarsi e a proiettare il suo presente e il suo passato, per modificare il suo futuro. L'operazione era resa più efficace dalla riconoscibilità di personaggi storici, noti ai fedeli del tempo, riproponendo così uno dei fondamenti dell'efficacia della Divina Commedia di Dante. L'opera è una delle pagine più significative e affascinanti dell'arte italiana del Trecento e la sua forza poetica sta nella rappresentazione del vero sentimentale ed emotivo, espresso dai volti dei personaggi, in particolare quelli dei dannati. Un'ampia gamma di umani sentimenti, tra cui ira, stupore, sgomento e paura, trova in quest'opera una sua rappresentazione.