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Restaurato il Ponte del Manetti, itinerario dolce nelle terre de'Medici

Collegherà le Cascine di Tavola con la Villa Medicea di Poggio a Caiano. La nuova struttura sarà pronta a Natale, in primavera l'inaugurazione

/ Giulia Rafanelli
Lun 19 Novembre, 2018

Sarà lungo 60 metri e sarà sospeso recuperando così la straordinarietà del suo disegno originale. Il ponte Leopoldo II, costruito nel 1833 era considerato il primo esempio di ponte sospeso d’Italia, un progetto sicuramente straordinario per l’epoca che portava la firma dell’ingegnere Alessandro Manetti (tant’è che il ponte è noto a tutti come il ponte del Manetti) che con questa opera aveva assicurato alla corte del Granduca Leopolda un collegamento diretto tra le proprietà granducali delle Cascine di Tavola - oggi nel territorio comunale di Prato, - e il parco del Bargo e la Villa Medicea di Poggio a Caiano, collocate a sinistra e a destra del fiume Ombrone.
Crollato sotto il fuoco tedesco durante la seconda guerra mondiale, da anni le amministrazioni di Prato e Poggio, la Provincia e la Regione Toscana, sono impegnate in un piano di recupero dell’infrastruttura e dell’area stessa che nel 2011, tramite un concorso di idee, ha permesso di tracciare il nuovo corso del Ponte che già dalla prossima primavera potrà essere percorso a piedi, a cavallo e ovviamente in bicicletta in quanto diventerà un collegamento ciclopedonale tra gli antichi possedimenti del Granduca di Toscana inserendosi nel sistema di collegamenti ciclopedonali del parco della Piana. “Con questo recupero – ha dichiarato con entusiasmo Francesco Puggelli, sindaco di Poggio a Caiano – dall’alto valore architettonico e artistico, che ci restituisce intatti anche gli antichi archi ideati da Manetti, ridiamo continuità al sistema mediceo, rimettendo in connessione la villa di Poggio a Caiano con tutto il sistema territoriale che i Medici vi avevano costruito intorno”. Soddisfatto anche il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, soddisfatto per il cronoprogramma rispettato e perchè il Ponte potenzierà i collegamenti ciclopedonali dell’area pratese. Il recupero del Ponte del Manetti, insomma darà nuova linfa anche al turismo di quello che fu un tempo il territorio dei Medicei, un turismo lento, sostenibile e attento alle biodiversità proprio come i Medici avevano avviato già allora.

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CARATTERISTICHE TECNICHE. Frutto di un co-finanziamento tra Regione, Provincia e Comune di Prato e Poggio a Caiano, pari a 1 milione e 200 mila euro, il nuovo ponte avrà una campata metallica rivestita in legno tech, così come in legno sarà il pavimento, che sarà montata la prossima settimana sui due assi, che fuoriescono dagli antichi portali ristrutturati. Come dicevamo, il ponte dovrebbe essere pronto già per la prossima primavera e ad esso sarà collegato un progetto di sviluppo di piste ciclabili nell’area delle Cascine di Tavola in parte già esistenti.