Attualità/ARTICOLO

Referendum: in Toscana vince il sì in controtendenza col voto nazionale

Si contano 52,38% di sì contro il 47,62% di no, la Toscana è l'unica regione in Italia in cui ha vinto il sì

/ Redazione
Lun 5 Dicembre, 2016
Referendum

In Toscana si contano 52,38 si 47,62 no, questo il risultato del Referendum che ha visto prevalere a livello nazionale il no a discapito del sì con una percentuale del 59,1% contro al 40,9%, con un'affluenza del 65,5%. La Toscana è l'unica regione italiana in cui il sì ha vinto. Il No ha vinto a Grosseto, Lucca, Massa e Livorno. Il sì ha vinto a Firenze, Prato, Siena, Arezzo, Pisa e Pistoia. A Firenze si è registrato il record di affluenza: ha votato il 77,14% degli aventi diritto.

Il premier Matteo Renzi ha dichiarato in nottata che rassegnerà le dimissioni: ""Domani pomeriggio convocherò il cdm, ringrazierò i miei colleghi e salirò al Quirinale, dove consegnerò le dimissioni nelle mani del presidente Mattarella", ha dichiarato. Ha poi ringraziato la moglie per essergli stata accanto: "Grazie ad Agnese, per aver sopportato la fatica di questi mille giorni e per come ha splendidamente rappresentato il nostro paese, grazie ai miei figli. Sono stati mille giorni bellissimi che sono volati, ora per me è tempo di mettersi in cammino".
"Si può perdere un referendum, ma non si può perdere il buon umore. Io ho perso, in Italia non perde mai nessuno. Io non sono così: ho perso. Non sono riuscito a portarvi alla vittoria". "L'esperienza del mio governo finisce qui" ha concluso "Qui in questa sala saluterò il mio successore, chiunque egli sarà, e gli consegnerò la campanella e il dossier delle cose che restano da fare. Non siamo stati convincenti, mi dispiace, ma andiamo via senza rimorsi, volevamo vincere non partecipare".

Il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha dichiarato: "Il tempo e le sfide richiedono un PD diverso e una leadership diversa. Un’affluenza così alta e un risultato così netto, se sarà confermato, indicano una scelta più di fondo nel popolo italiano, tra chi vuole cambiare e chi vuole conservare la nostra Costituzione. Ha vinto quello che alcuni definiscono "patriottismo costituzionale" che, forse, in queste dimensioni non ci aspettavamo.
Ho combattuto lealmente per il SI e voglio ringraziare gli amici e compagni del PD regionale e nazionale che si sono mobilitati credendo nelle buone ragioni di merito contenute nella riforma. Penso anche ai tanti compagni e amici che non se la sono sentita di seguire la maggioranza del partito e che si sono impegnati per il NO. Il PD esce da questo scontro con molte ferite. Alcune potevano essere evitate. Molte si possono e si devono curare. Rivolgo un appello ai compagni e alle compagne del NO perché non si chiudano in se stessi ma aprano il confronto con il SI nel quale si è radunato gran parte dell’elettorato PD. Non è il momento delle recriminazioni ma del dialogo e dell’unità. Serve un PD più aperto ai drammi della società, più forte, più organizzato e più radicato tra i ceti deboli, con un netto profilo di sinistra. Una sconfitta così forte richiede un ripensamento dell’intero asse strategico del Partito, che chiama in causa il Governo, il cui riformismo si è rivelato insufficiente e troppo debole. Il tempo e le sfide richiedono un PD diverso e una leadership diversa da quella attuale".

I DATI:
Il sì ha vinto
a Firenze (57,7%), Siena (56,9%), Arezzo (54%) e Prato (55,7%), a Pistoia i sì sono appena sopra il 50%. Il no ha vinto in provincia di Grosseto (53,3%), dove il comune capoluogo è amministrato dal centrodestra, a Livorno con il capoluogo a guida M5s il cui il no ha superato il 52%. Ma il no ha prevalso anche in province come quella di Lucca (53,4%) dove il capoluogo è guidato dal centrosinistra, così come a Massa e Carrara (58,4%). In provincia di Pisa, dove il sì è in vantaggio con il 50,2%, il capoluogo, governato dal centrosinistra, ha visto invece il no prevalere con il 55,3%.

[it_gallery]