“Nelle sue pagine c'è il resoconto schietto del cammino africano di un uomo utile che vuole nella sua vita scambiare con altri il vantaggio e il dono di essere nato in un punto fortunato del pianeta” Erri De Luca
L'Africa cambia, corre, e non sempre gioca alle regole che vorremmo imporle. Pur restando in bilico tra modernità e catastrofe, non ci sta a farsi rappresentare sempre dalle parole degli altri. E questa voglia di costruirsi un proprio futuro, che non necessariamente coincide con i progetti delle organizzazioni umanitarie, ce lo racconta bene Raul Pantaleo, architetto di Emergency che percorre l'Africa da un cantiere all'altro. Questa transumanza africana, che si muove tra Sudan, Darfur, Sierra Leone, Repubblica Centrafricana, Uganda e Libia, ci parla di una realtà tutt'altro che scontata. Ci parla di una conoscenza intima che pone al centro della narrazione il grande tema della modernità e quei fenomeni di modernizzazione che in Africa (e non solo) hanno spesso trasformato quello che poteva essere progresso in emarginazione, sradicamento, povertà, guerra. Per un'organizzazione come Emergency, costruire un ospedale dall'altra parte del mondo diventa, allora, la scommessa per una "modernità a bassa risoluzione” che coinvolga e non stravolga, una modernità capace di riportare la dimensione etica al centro dall'azione.
Raul Pantaleo (Milano, 1962), architetto e grafico, lavora a Venezia dove ha fondato lo studio TamAssociati. Ormai da anni svolge la sua attività professionale e di ricerca nell'ambito della progettazione partecipata bioecologica e della comunicazione sociale, collaborando con organizzazioni del terzo settore. Fortemente impegnato nei progetti di Emergency, ha progettato e realizzato diversi centri sanitari in vari paesi africani.
Spazio espositivo:
Studio di Architettura 70m2
Via Poggiali, 10
57125 Livorno
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