Cultura/ARTICOLO

Quel bulletto del carciofo: il video toscano fa 200.000 visualizzazioni

La canzone che ha vinto l'ultima edizione dello Zecchino d'Oro affronta il tema del bullismo ambientandolo in un piccolo orto

/ Costanza Baldini
Gio 22 Dicembre, 2016
Quel bulletto del carciofo

Una canzone contro il bullismo ha vinto la 59esima edizione dello Zecchino d’Oro, si intitola Quel bulletto del carciofo e ha per autori Giuseppe De Rosa e Serena Riffaldi. Il video realizzato dal Jumon Studio di Firenze ambienta la vicenda in un piccolo orto pieno di verdure. Siamo andati ad intervistare Alessio Giurintano del Jumon Studio che ci racconta il 'dietro le quinte' di questo piccolo successo made in Tuscany che in pochissimo tempo ha registrato su youtube oltre 200 mila visualizzazioni.

Ciao Alesso! Come e perché avete partecipato alla realizzazione del video per “Quel bulletto del carciofo?”
Ogni anno L'Antoniano di Bologna seleziona 12 canzoni dello Zecchino d'Oro e contatta 12 diversi artisti ( o studi) di animazione per la realizzazione dei videoclip animati. Io e Massimo Montigiani partecipiamo a questo evento già da diversi anni. Nel 2006 vinse la canzone "Il Gatto Puzzolone" di cui Massimo Montigiani aveva diretto il cortometraggio e io la supervisione dell'animazione. Quest'anno (durante il periodo estivo) abbiamo creato invece i videoclip per due canzoni: "Quel Bulletto del Carciofo" ( regia di Alessio Giurintano) e "Kyro" (regia di Massimo Montigiani). Di tutte e due le canzoni abbiamo creato tutte le fasi della produzione: il concept, la grafica, la regia, l'animazione e l'editing. A Novembre è andata in onda la trasmissione dello Zecchino d'oro per 4 sabati di seguito, e le nostre due canzoni sono arrivate in ordine prima e seconda! La canzone vincitrice "Quel bulletto del Carciofo", ha avuto 200.000 visualizzazioni in appena 6 settimane!

La canzone parla di un argomento spinoso, il bullismo a scuola, come avete scelto di rappresentare questa problematica?
Il testo della canzone parla di un tema molto attuale: quello del bullismo. Ho cercato però di dare una mia interpretazione, facendo leva sulle "maschere" dietro cui ci nascondiamo. In un periodo dove il problema di razzismo tra culture e religioni è molto delicato, ho cercato di rendere il messaggio il più positivo possibile, creando spesso situazioni comiche, ma anche sentimentali, dove le vittime del bullismo non si fermano solo all'evidenza, ma cercano insieme di superare il problema.

Come avete lavorato tecnicamente al video? Quanto tempo ci avete messo?
I due videoclip li abbiamo iniziati a giugno e consegnati i primi di settembre: in questo periodo di lavoro abbiamo avuto da RAI e Antoniano tre diversi step di approvazioni: concept, regia/storyboard e animazione. La tecnica che abbiamo usato è identica per entrambi: e cioè la classica tecnica 2D di animazione. Abbiamo disegnato i personaggi animandoli alla vecchia maniera, creando un disegno dopo l'altro, senza usare software 3D. Abbiamo usato solo software dedicati al disegno tradizionale, quale Photoshop e Toon-Boom. Abbiamo lavorato con un team strettissimo di collaboratori fidati: Giulia Furlan, che ha realizzato tutte le scenografie di Kyro, e Andrea Fantechi che ha realizzato le animazioni del Carciofo.

Qual è la storia del Jumon Studio di Firenze?
In giapponese Jumon significa Incantesimo. Jumon nasce da un progetto mio e di Massimo, professionisti da oltre 20 anni con una storia ricca di collaborazioni importanti con artisti come Lorenzo Cherubini, Max Pezzali, Zucchero, Piero Pelù, Lucio Dalla, Enzo d’Alò, Leo Ortolani, e molti altri. Abbiamo partecipato a progetti come La Gabbianella e il Gatto, Winx, Huntik, Pipì Pupù e Rosmarina, Opopomoz, Johan Padan, Spike Team, i cartoni dello Zecchino d’Oro, Rat-Man TV serie, e molti altri. Abbiamo lavorato nel mondo della televisione e dell’ advertising con aziende come Rai, Mediaset, Sky, Wieden+Kennedy, Diaframma Ad, Aria Ad, Nike, Pirelli, Demas and Partners, Rainbow, Alphanim, Giochi Preziosi, Regione Toscana e molte altre. Dal 2014 abbiamo sposato la causa "VOA-VOA amici di Sofia" creando la mascotte dell'associazione e tutti i contenuti animati, vedendoci assegnare quest'anno il premio “Statuetta di Sofia” durante il terzo anniversario. In questo nuovo progetto entra a farne parte anche Giulia Furlan, animatrice e storyboard artist, prezioso apporto artistico alla creatività del gruppo.

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