Quattro arazzi, mezzo millennio di storia: nella sala delle Reali Poste, la direzione della Galleria degli Uffizi propone la mostra "La Galleria degli arazzi. Fragilità della bellezza", esposizione curata da Giovanna Giusti e dedicata a quattro arazzi cinquecenteschi che, dopo i restauri curati dall'Opificio delle Pietre Dure, hanno recuperato sicurezza strutturale e ordine estetico.
La mostra è aperta fino al 28 giugno e sarà visitabile dal martedì al sabato, dalle 14 alle 18. Protagonisti ne sono il grande panno raffigurante 'La spoliazione dei corpi dopo la battaglia di Canne', tessuto intorno alla metà del XVI secolo dall'arazziere fiammingo Cornelis de Ronde, i già restaurati negli anni '90 Ecce Homo e Resurrezione, pezzi devozionali tessuti da un altro fiammingo Nicola Karcher per la manifattura medicea su cartoni di Francesco Salviati, e il fragilissimo panno, tessuto completamente in seta da Giovanni Rost nel 1553, raffigurante Dicembre, Gennaio e Febbraio, della serie dei Mesi, cui il Bachiacca fornì i cartoni.
Per questo arazzo si è reso necessario un intervento assai impegnativo mirato a stabilizzarne il precario stato conservativo e a renderlo nuovamente esponibile e dunque visibile.
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