L’acqua di Firenze? Ottima da bere. Il livello di qualità eccellente, certificato lo scorso ottobre anche dall’indagine nazionale sulle acque del rubinetto presentata dalla rivista dei consumatori Salvagente, è dimostrato da più di 14.500 campioni prelevati ogni anno da 1800 punti di prelievo, con oltre 300.000 parametri controllati che garantiscono la permanente e quotidiana attività di controllo analitico della qualità dell’acqua di Publiacqua.
Da oggi tutta l’attività di controllo della qualità dell’acqua è riunita nel nuovo Laboratorio chimico-biologico dell’Anconella, inaugurato dal presidente di Publiacqua Erasmo D’Angelis, dal responsabile dell’esercizio Andrea De Caterini e dalla responsabile del laboratorio Daniela Burrini.
Nel Laboratorio scientifico di Publiacqua sono installate strumentazioni tecniche avanzate dal costo di oltre 2 milioni di euro (Spettrometria di massa GC-MS e ICP-MS, HPLC-MS-MS, Spettrofotometria UV-Vis-IR, Gas-cromatografia, Cromatografia ionica, cromatografia liquida, Tecniche di microbiologia per filtrazione su membrana, e test rapidi, Microscopia ottica) in grado di verificare tutte le tipologie di parametri chimici (nitrati, metalli, fitofarmaci, solventi, COD,BOD ecc), biologici (indicatori di inquinamento fecale, salmonelle, alghe, ecc), di prodotti chimici.
Il nuovo laboratorio è nel parco dell’Anconella, accanto all’impianto dal quale vengono spinti ogni anno 86 milioni di metri cubi di acqua ai rubinetti di mezza Regione. L’acqua pubblica che arriva nelle case di 1.3 milioni di toscani nelle province di Firenze, Prato, Pistoia e parte di Arezzo, come tutta l’acqua potabile distribuita in Toscana, rispetta a pieno i requisiti normativi. “E’ costantemente e quotidianamente controllata sia dai laboratori Publiacqua che dalla ASL. È equilibrata dal punto di vista minerale e si colloca tra le acque oligominerali proprio per le sue caratteristiche chimico-fisiche. Un aspetto importante, è nel contenuto in calcio (sostanza essenziale durante la gravidanza, nell’età della crescita e in età avanzata per contrastare l’osteoporosi) adeguato ad una corretta alimentazione per tutte le età”, conferma la dottoressa Burrini.
“Con la nuova struttura scientifica, frutto di una importante riorganizzazione dell’azienda possiamo prevedere piani di controllo ancora più tecnologicamente avanzati e ambiziosi. Abbiamo rinnovato e migliorato sensibilmente le sezioni di biologia e chimica e grazie al know-how e alla eccellente dotazione strumentale, il laboratorio dell’Anconella è oggi un esempio di eccellenza per il settore idrico a presidio della conoscenza e della sorveglianza delle caratteristiche di qualità chimica ed igienica delle acque. Siamo collegati con centri di ricerca e università e continueremo ad investire risorse ed energie per far sì che l’acqua che arriva ai nostri rubinetti, già controllatissima, sia sempre più buona e sicura”, spiega Erasmo D’Angelis, presidente di Publiacqua. Che aggiunge: “Altro che minerali! La nostra acqua pubblica meriterebbe gli spot istituzionali di Pubblicità Progresso. E’ a livelli qualitativamente alti, grazie al costante lavoro di innovazione svolto dai nostri esperti chimici e biologi e all’utilizzo di filtri di ultima generazione come la filtrazione a carbone attivo granulare che ci permettono di migliorare moltissimo le caratteristiche organolettiche. Oggi l’acqua dei nostri Sindaci batte nettamente qualsiasi acqua in bottiglia, non temiamo confronti. Non lo diciamo solo noi ma basta chiedere alle decine di migliaia di consumatori che la bevono anche frizzante e gratis dai 27 fontanelli tra piazze, parchi e strade dei nostri Comuni”.
Il lavoro di Publiacqua ha messo ormai fine anche alla stagione delle deroghe in alcuni territori per alcune sostanze naturali presenti nel sottosuolo come il boro nelle zone montane. Se dieci anni fa erano oltre 100.000 le persone interessate da deroghe, grazie ai lavori ormai in conclusione entro breve tempo saranno a zero. Per mantenere questo livello migliorando continuamente il sistema dei controlli Publiacqua ha investito nei dieci anni alle nostre spalle circa 350 milioni di euro per interventi nell’area metropolitana della Piana comprendente Firenze, Prato e Pistoia, Mugello, Val di Sieve fino al Valdarno e Chianti fiorentino. E’ stato nettamente migliorato un servizio che, al momento dell'affidamento, presentava moltissime criticità. Grazie a nuove infrastrutture acquedottistiche, al miglioramento della rete idrica lunga oltre 7.000 chilometri è stata migliorata la qualità dell’acqua erogata. Tra gli interventi realizzati ci sono il miglioramento dell’Anconella e degli impianti di Pontassieve, Figline e Mantignano.
La carta d’identità della qualità dell’acqua, con tutti i valori comune per comune, si può trovare su www.publiacqua.it e www.acquadelrubinetto.it