Presentato nel 2008 a Londra Punto G è il progetto di una seduta svuotata al suo interno per accogliere oggetti (riviste, giornali, libri…), ed un pouf che vi si sovrappone per comporre un quadrato perfetto (nella versione chiusa a libreria) realizzato dall’architetto fiorentino Giovanni Bartolozzi, il cui lavoro subisce l’influenza di alcuni episodi dell’architettura radicale fiorentina, come quella degli Archizoom, e dell’Italian design nel suo complesso. Il risultato è una poltrona leggera, facile da trasportare e con un ingombro minimo, ma soprattutto a molteplici possibilità di utilizzo: poltrona, pouf, chiase longe, postazione da lavoro, libreria-porta oggetti. Il nome può essere ironicamente frainteso, ma semplicemente rappresenta l’incontro delle due parti che compongono la poltrona: il punto è il pouf, mentre G è il profilo della seduta. Il progetto trova ispirazione nei concetti di ibridazione e multifunzione, principi che portano a una rielaborazione formale ed estetica degli oggetti tradizionali, due riferimenti costanti nel lavoro del giovane designer, che sono divenuti “semplicemente un’esigenza della società contemporanea. Basta guardare la città e l’architettura contemporanea per comprenderne i meccanismi.” Un modo di pensare ed elaborare che informa ormai la progettazione dei tradizionali oggetti d’uso comune domestici. “Concentrare e compattare le funzioni […] risponde alle possibilità di vivere in uno spazio ridotto e soprattutto alle nuove abitudini dell’uomo contemporaneo che […] si sono fluidificate.”
Il passo successivo è quello della realizzazione, in cui risiede il valore aggiunto del progetto, intermente fatto a mano. La poltrona infatti è frutto di una costante e stretta collaborazione tra designer e le maestranze locali, gli artigiani, i sarti tra cui, come spiega Bartolozzi, “un tappezziere del centro di Firenze che nonostante si occupi - come buona parte degli artigiani locali - di realizzare poltrone e divani tradizionali, fu il primo, dopo una lunga ricerca, a incuriosirsi e mettersi in gioco davanti a questo semplice e insolito progetto.” Inoltre la traduzione concreta dell’idea originaria, attraverso la realizzazione di alcuni dettagli specifici e di ogni pezzo tagliato su misura e assemblato manualmente, ha permesso che il rapporto con l’artigiano, con la sua ricca esperienza, con la sua vissuta manualità assumesse una rilevanza straordinaria, caricando il prodotto finito di valenze umane e dimostrando in piccolo la ricchezza, le potenzialità e i possibili sviluppi della nostra tradizione.
Giovanni Bartolozzi è architetto e designer di Soqquadro Art Design. Laureato alla Facoltà di Architettura di Firenze con il Prof. Alberto Breschi, con cui tutt’ora collabora svolgendo attività didattica . Dal 2007 frequenta il Dottorato di Ricerca in progettazione architettonica e urbana. È co-fondatore dello studio di architettura FABBRICANOVE di Firenze; ha scritto per numerose riviste e ha pubblicato saggi su architetti e designer, quali Leonardo Ricci e Giovanni D’Ambrosio, quest’ultimo uno dei suoi punti di riferimento. Alcuni suoi elementi d’arredo sono stati selezionati per importanti eventi nazionali come Casa Expo al Lingotto di Torino, ed esposti in Italia e all’estero.
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Made in Toscana/ARTICOLO
“Punto G”: la poltrona multifunzione
Un progetto di Giovanni Bartolozzi

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