E' quanto emerso dall'incontro di oggi con i Comuni di Firenze, Signa, Lastra a Signa, Scandicci, Campi Bisenzio, Bagno a Ripoli, Sesto Fiorentino e Calenzano, per discutere le strategie da porre all'attenzione della Regione Toscana. Dall'inizio dell'anno, si legge in una nota della Provincia, sono stati registrati 18 sforamenti, a fronte dei 35 consentiti dalla normativa europea. La proposta prevede che in ogni comune dell'area, a prescindere da dove si sia registrato lo sforamento di Pm10, la temperatura del riscaldamento domestico sia ridotta a non più di 18 gradi, con una limitazione nell'orario di accensione per non più di 8 ore, e l'invito ai cittadini ad usare mezzi pubblici o veicoli non a motore: alcuni veicoli più inquinanti (ciclomotori e motocicli a due tempi, autovetture a benzina euro 1, autovetture diesel euro 2 e euro 3, veicoli merci diesel euro 1 ed euro 0) avrebbero accesso limitato in alcune zone urbane. I Comuni chiederanno inoltre la limitazione della velocità in autostrada a 90 km/h, e la possibilità di un indennizzo da parte di Autostrade per l'Italia a beneficio di azioni di miglioramento della qualità dell'aria. Ora le singole giunte valuteranno queste strategie, ed il coordinamento dell'Area omogenea si riunirà venerdì prossimo per approvare il pacchetto o modificarlo. "L'obiettivo - ha spiegato l'assessore provinciale all'ambiente, Renzo Crescioli - è quello di ridurre l'impatto del Pm10 da qui sino alla fine del mese di marzo, quando la situazione migliorerà sensibilmente in virtù dello spegnimento degli impianti di riscaldamento".