Più defibrillatori nelle ambulanze di primo soccorso. Con la formazione di chi li userà e l'istituzione di un registro del personale abilitato. Saranno spese così le 170mila euro di fondi statali che la Regione Toscana ha trasferito con una delibera di giunta alle aziende sanitarie locali. L’Estav Centro ha già pubblicato la gara per l’acquisto centralizzato di 270 defibrillatori.
E' la legge nazionale a stabilire che i defibrillatori fuori dalle strutture ospedaliere possano essere usati anche da persone che non sono né medici né infermieri. Devono, però, essere formate nell'ambito del sistema di emergenza 118.
La Regione dà indicazioni precise alle Asl. Chiede che facciano attività formativa alla defibrillazione precoce e il relativo aggiornamento formativo del personale volontario a bordo delle ambulanze; che tengano l’elenco dei defibrillatori semiautomatici, specificando quale modello è e la sede dove si trova; che attivino il registro del personale abilitato all’uso del defibrillatore e un sistema di gestione e raccolta dei dati per il monitoraggio. Infine, la Regione chiede che sia svolta un’informazione corretta alla popolazione perché si sappia l’utilità dell’uso dei defibrillatori semiautomatici esterni sulle persone colpite da arresto cardiocircolatorio.
Le statistiche dicono che l'arresto cardiaco è la principale causa di morte nei soggetti in apparente stato di buona salute. Al mondo c'è un arresto cardiaco ogni 1.000 abitanti. Dunque intervenire in fretta con l'utilizzo corretto del defibrillatore può salvare una vita. Come le cronache hanno già raccontato.
Salute/ARTICOLO
Pronto soccorso: arrivano più defibrillatori sulle ambulanze
La Regione Toscana trasferisce 170mila euro alle Asl per acquistare e distribuire questi macchinari facili da usare che salvano la vita

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